Zerovsky non è solo un concerto, ma molto di più, il film distribuito dalla Lucky Red sarà nei cinema italiani la prossima settimana. Vi si trovano i pensieri, i desideri, le sconfitte e soprattutto l’amore.
Sul palco la scenografia è maestosa, “Stazione terra” è il punto di partenza dei binari che si intersecano nel crocevia della vita. L’Orchestra Filarmonica della Franciacorta dal vivo (61
elementi) accompagna le canzoni di Renato, con i trenta coristi, la Band e i dodici ballerini.
Insieme agli attori nei panni di Adamo (Claudio Zanelli), Eva (Alice Mistroni), Amore ( Cristian Ruiz), Tempo (Leandro Amato), Morte (Roberta Faccani), Odio (Marco Stabile) ed Enne Enne (Luca Giacomelli Ferrarini) un ragazzo abbandonato a bordo dei binari e trovato quand’era in fasce da Zerovskij.
Adamo ed Eva all’inizio dello spettacolo si rimproverano a vicenda l’aver ceduto alla tentazione della famosa mela.
Il Tempo fabbrica appuntamenti e opportunità anche se nessuno gli chiede più previsioni sul futuro. Amore su una sedia a rotelle per le incombenze difficili che deve sopportare lancia un messaggio: “L’amore ci cambia, non lasciatemi essere una parentesi, vivetemi”. La solitudine è il tema conduttore dello
show è sola Morte, così come Odio ed Enne Enne che vuole morire.
Ma la Morte lo lascia in vita. Forse è l’inizio di una resurrezione collettiva?
Renato affronta anche altri temi profondi lanciando dei messaggi forti sull’eutanasia, la violenza sulle donne e la droga. Tutti gli attori impersonificano con commozione e sentimento profondo le parti, con una bravura veramente eccezionale.
Andrea OcchipintI, fondatore della Lucky Red, presenta l’artista durante la conferenza stampa chiedendogli perché ha scelto per il concerto i brani meno “famosi” suscitando alcune critiche.
“Per rompere la compiacenza di consegnare al pubblico sempre i successi e mai del pane fresco, volevo dargli qualcosa di nuovo, in questo tour non ho guadagnato più di una pizza e una birra ma ho fatto lavorare oltre centoventi persone, tra ballerini, attori e orchestra. Porto loro nel mio cuore. Ho goduto della loro stima e del loro affetto ed è il regalo più grande” risponde Renato.
La cultura è al centro del suo pensiero, così come la musica che apre la mente degli uomini.
“La mancanza della cultura in questi ultimi anni è molto grave, ho sempre pensato che lo stomaco pieno non basti, serve anche gratificare la mente. Il Tempo dice che la musica è stata tolta anche nella scuola per paura che i bambini diventassero troppo acuti e sensibili”.
Il paroliere Vincenzo Incenzo collaboratore di Renato da vent’anni ci spiega la nascita del progetto “Renato mi ha fatto un racconto molto dettagliato di quello che saremmo andati a scrivere, questa è la sua forza, mi ha sempre colpito la capacità di aver messo nello stesso verso di una canzone le cose più piccole e le più grandi come il tragico e il divertente”.
Zero è sempre avanti coi tempi, rivoluzionario anche quando tratta di temi così conosciuti e, forse ci sarà un’altro film, chissà.
Intanto per questo ha lavorato intensamente con tutti i collaboratori, concependo lo spettacolo ad orologeria ed inserendo nel film una special guest, un folletto shakespeariano: Gigi Proietti nei panni di un barbone dinamitardo.
“Zerovsky Solo per amore” sarà al cinema il 19, 20 21 marzo 2018 distribuito da Lucky Red in associazione con 3 Marys.