Un programma intenso, quello programmato per il 16, 17 e 18 maggio nella Sala Santa Cecilia dall’omonima Accademia, dedicato a Čajkovskij e Prokof’ev. Il Maestro Yuri Temirkanov dirige l’Orcherstra di San Pietroburgo e la deliziosa violinista giapponese Sayaka Shoji
L’esperienza di un grande Maestro affiancato alla fresca purezza dell’esile ma forte violinista giapponese. Lui che annovera numerosi premi e riconoscimenti, Direttore Artistico e Direttore Principale dell’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo e dal 2015 Direttore onorario dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia di Santa Cecilia. Lei che, pur trentenne gli tiene testa. Shoji è la vincitrice nel 1999 del premio Paganini, prima giapponese e unica così giovane.
Sayaka conclude l’esibizione con un bis, “Nel cor più non mi sento” di Paganini con cui ottiene un applauso caloroso e lunghissimo del pubblico.
Sono loro il fulcro della serata, concentrata in una prima parte più emozionante di Čajkovskij con l’intensa Polonaise dall’opera Evgenij Onegine e a seguire il Concerto in re maggiore per violino e orchestra op.53. La seconda parte che lascia spazio al Maestro e all’Orchestra con un tumultuoso Prokof’ev e la Sinfonia n.5 in si bemolle maggiore op.100.
Ancora due date per questo meraviglioso concerto, venerdì 17 ore 20.30 – sabato 18 ore 18 mentre l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia sarà impegnata ancora fino al 25 maggio con il tour europeo. Aspetteremo il 30 maggio per poterla riascoltare ancora, con il Maestro Mikko Franck e la Sinfonia n.2 “Resurrezione” di Mahler.
Photo: Musacchio &Iannello
