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“Vocazione all’asimmetria”, Francesca Foscarini al Romaeuropa-Extract

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"Vocazione all'asimmetria" di Francesca Foscarini
Proseguono gli appuntamenti della Fondazione Romaeuropa-Extract, il palinsesto online con gli estratti degli spettacoli che hanno partecipato al Festival. Questa volta a riempire la scena è la performance creata da Francesca Foscarini: Vocazione all’asimmetria

Il nuovo lavoro di Francesca Foscarini “Vocazione all’asimmetria” si ispira alla riflessione del filosofo lituano Emmanuel Lèvinas. Il filosofo dichiara che nel semplice incontro di un uomo con l’altro si gioca l’essenziale, l’assoluto. L’ impossibilità di sottrarsi all’altro viene definita asimmetria. La performance viene presentata come duo. Francesca Foscarini è accompagnata dal Andrea Costanzo Martini. I due danzatori alternano  assoli e momenti coreutici. Gli assoli corrispondono alla presentazione della singola identità, mostrarsi per quello che si è; i momenti insieme invece, corrispondono alla ricerca l’uno dell’altro, alla volontà di creare un noi.

Gli spettatori saranno coinvolti in una continua evoluzione di “lascia e prendi” tra i danzatori. Vogliono far emergere la resistenza nel non annullare la loro identità ma allo stesso tempo, a rappresentare quell’inevitabile desiderio che spinge l’individuo a cercare l’altro.
Francesca e Andrea in  “Vocazione  all’asimmetria”

Durante la performance gli artisti usano un microfono, che serve ad avvertire il pubblico quando aprire e quando chiudere gli occhi. Alla parola “dark” gli spettatori dovranno chiudere gli occhi; alla parola “light” invece, dovranno aprirli. Si ha quindi una visione del tutto attiva, attraverso tutti quelli che sono i cambi di identità e le innumerevoli sfumature che il duo desidera comunicare.

La performance è a stretto contatto con il pubblico, è circolare: lo spettatore può guardarla da ogni angolazione. Il palco non è rialzato e le sedute quindi, si distanziano poco dai danzatori. Non si ha la presenza di un fondale.

La chiave artistica è del tutto nuova e contemporanea. Possiamo notarlo dai costumi semplici e comodi alle musiche particolari  di Andrea Cera sulle quali i due performer si esibiscono.

Francesca e Andrea in “Vocazione all’asimmetria”

Foto: Ilaria Costanzo