Una delle ville più amate di Roma, anche se il parco non è molto grande, è Villa Torlonia. Si trova su via Nomentana e nasconde affascinanti segreti da scoprire
Il Casino Nobile è l’edificio principale di Villa Torlonia, fu la residenza principale dell’omonima famiglia, ed è situato al centro del parco in stile inglese che domina con un’ampia scalinata spiccando bianco marmoreo su una collinetta con tutta la sua imponenza.
Opera di Valadier prima e di Giovanni Caretti dopo che per circa dieci anni si occupò insieme a pittori, scultori e decoratori di modificare e abbellire la villa. La sala da ballo al pian terreno con la splendida vetrata è il fulcro centrale del Casino Nobile. Ne rimarrete incantati, la splendida vetrata e gli affreschi alle pareti e sul soffitto, stucchi, dorature e marmi. Al piano di sopra le due camere da letto simmetriche (ancora intatta quella di Mussolini con il mobilio originale) ai lati opposti della villa, collegate solo da una balaustra esterna.
Tutto il piano superiore è circondato da uno splendido balcone e la vista a 360 gradi sul parco affascina ancora.
Pur non potendone godere si può percepire le sensazioni che devono aver provato i diversi abitanti della villa ed il benessere che vi regnava. Annessi al Casino Nobile vi è il teatro, l’antica limonaia, il bunker sotterraneo di Mussolini, il Casino dei Principi e la Casina delle Civette.
Quest’ultima è l’unica abitazione esistente al mondo così ricca di vetrate e fu la residenza di Giovanni Torlonia jr.
Arrivando davanti alla Casina delle Civette ci troviamo come davanti alla casa delle fiabe. È un posto magico e da vedere in diversi orari del giorno per apprezzarne ancora di più la luce che entra con inclinazioni diverse dalle vetrate colorate al piano inferiore ed al piano superiore. Definita la Capanna Svizzera era un luogo di evasione, era posta su una collinetta in disparte dalla residenza principale. Ideata da Giuseppe Jappelli nel 1840 assunse l’aspetto odierno in maniera graduale partendo da un’architettura più rustica e diventato sempre più raffinata. I contributi di artisti quali Cambellotti, Paschetto, Bottazzi e Grassi oltre all’architetto Fasolo hanno fatto scaturire quest’opera originale e affascinante. Le vetrate sono uniche così come le maioliche.
Fu chiamata Casina delle Civette per la vetrata principale raffigurante due civette tra tralci d’edera e per l’ossessivo tema dei rapaci nel mobilio e decorazioni volute da dal principe Giovanni.
La Casina delle Civette resta una delle meraviglie poco conosciute dai turisti e molto amata dai romani. Vi consiglio di visitarla per ultima dopo aver esplorati tutti gli altri luoghi architettonici di Villa Torlonia perché andando via vi rimarrà un sapore di magia impresso negli occhi e nella mente.