Da due settimane, ogni venerdì alle 17:00, si svolge l’esperimento anti degrado dell’associazione di volontari Retake Roma, gruppo Terzo Municipio che ha investito una delle vie principali del quartiere delle Valli
Viale Val Padana: un lungo viale costruito negli anni ’50, circondato da immobili di proprietà di vari Enti e del demanio militare.
Nella visione del progettista questo stradone largo, con al centro un serie di giardini con panchine, doveva senz’altro assolvere ad una funzione di centro della socialità, in quanto, oltre ad avere alle sue estremità la chiesa di San Clemente ed il Comitato di quartiere, sulla stessa si affacciano vari bar e negozi.
D’altronde la posizione dei palazzi, con la vista sui giardini centrali, hanno sempre consentito ai ragazzi di giocare e frequentarsi liberamente sotto lo sguardo vigile dei genitori.
Ciò fino agli anni ’80 quando i “giardinetti” di viale Val padana, da oasi di verde e luogo di svago, diventarono famosi per piccoli episodi di criminalità.
Di lì ai giorni nostri la situazione è purtroppo degenerata e la strada risulta ad oggi semi-abbandonata. Panchine rotte e divelte, aiuole incolte e rifiuti di ogni genere, contribuiscono a rendere il luogo desolato ed inospitale.
“Io abito qui da quarant’anni, ci giocavo da bambino. Adesso quando esco di casa per andare al lavoro la mattina evito di passare nei giardinetti. Mi assale la tristezza”, commenta Gianfranco, residente nei palazzi sul viale.
Eppure Viale Val Padana da due settimane è oggetto di un esperimento, chiamato ‘Un’altra Via Val Padana è possibile‘. L’operazione, lanciata dal Gruppo Retake Roma del Terzo Municipio, per la durata di un mese, con la frequenza di un venerdì a settimana, sta riguardando la parte centrale dei giardinetti, di fronte alla Farmacia.
“Abbiamo deciso di dimostrare che è possibile tirare fuori quel luogo dal degrado estremo che lo caratterizza da troppi anni, con semplici, piccole azioni di manutenzione ripetute nel tempo”, afferma Marco Quarato, storico Retaker, che assieme a Fabio Azzaro ed Elisabetta Forte, hanno lanciato l’iniziativa.
Perché solo la parte centrale? Domandano i passanti stupendosi, di venerdì in venerdì, dei cambiamenti già ampiamente visibili.
“La nostra è un’azione dimostrativa, un modo per stimolare le persone, ed anche le Istituzioni, a prendersene cura. Non è detto che non continueremo, ma solo se vedremo che ciò che stiamo facendo verrà valorizzato e mantenuto, con la partecipazione attiva dei residenti” spiega Emanuele Sabino, membro dell’associazione. “Mancano due venerdì, poi il 21 giugno festeggeremo assieme i risultati ottenuti”.
Per ora il lavoro fatto è già molto: erba sfalciata, aiuole in ordine. Cassette di fiori ed il vialetto centrale libero dai rifiuti e dagli escrementi. Sembra già un’altra strada.
Il Gruppo di Retake Roma Terzo Municipio, come di consueto, ha lanciato la sua sfida, fatta di azioni concrete e non solo di parole.