Verona si veste di giallo per la V edizione del “Festival della Bellezza – I Maestri dello Spirito”
Due settimane di eventi, dal 27 maggio al 10 giugno, con quasi 30 protagonisti nazionali e internazionali del mondo del cinema, del teatro, della musica e dell’arte.
La manifestazione ispirata a Shakespeare, Dante e Mozart si afferma tra i più importanti appuntamenti in Italia e punto di riferimento per riflessioni sulla bellezza espressa nell’opera di grandi artisti.
PIÙ GIORNI, PIÙ ARTISTI, UN FORMAT ANCORA PIÙ RICCO
15 giorni di appuntamenti: la V edizione del Festival cresce e punta a staccare le 50.000 presenze del 2017 con un carnet di ospiti di assoluto prestigio, tra eventi unici studiati per il festival, serate speciali e anteprime nazionali. Attori, musicisti, filosofi, critici d’arte, scrittori, giornalisti condividono il loro sapere attorno al tema dell’edizione 2018, la canzone d’autore e gli anni 60 e 70, stagione di grande fermento culturale e artistico.
I PROTAGONISTI, I LUOGHI, L’INCONTRO CON IL PUBBLICO
Tra i protagonisti un’icona del cinema come Catherine Deneuve, miti della musica quali Philip Glass, Ivano Fossati, Gino Paoli, Goran Bregovic, Morgan, Stefano Bollani, le riflessioni e il sapere profondo di Vittorio Sgarbi, Philippe Daverio, Federico Buffa, Alessandro Piperno, Massimo Recalcati, il concerto-omaggio a Lucio Dalla con gli artisti-amici di sempre. Sono solo alcune delle voci che si alterneranno nella tarda primavera veronese in contesti unici per storia e suggestione come il Teatro Romano, il Teatro Filarmonico e il rinascimentale Giardino Giusti.
L’anima del Festival è il desiderio di riportare i grandi artisti a un contatto diretto con il pubblico.
Attraverso più eventi nello stesso giorno: prima di ogni concerto, prima di ogni presentazione o di uno spettacolo teatrale, i protagonisti presentano sé stessi e il tema della loro esibizione, donando all’attesa fascino e suggestione.
Promosso dal Comune di Verona, il Festival è organizzato dall’associazione Idem con la direzione artistica di Alcide Marchioro. Partner sono Cattolica Assicurazioni e Banco Bpm; media partner RAI Radio1, Touring Club Italiano, Spettakolo.it, L’Arena, Fondazione Corriere della Sera.
IL PROGRAMMA
Mercoledì 30 maggio, ore 21.30
Teatro Romano
Umberto Galimberti
Bellezza, segreta legge della vita
Riflessione filosofica sulla Bellezza. Proporzione dell’esistenza. Stupore e meraviglia all’origine del pensiero. Senza concetto e senza scopo, come l’amore trafigge e dà senso alla vita. Allontanati gli dei, solo l’individuo veglia sull’armonia del mondo.
Giovedì 31 maggio, ore 21.30
Giardino Giusti
Massimo Recalcati
L’immagine dell’inesprimibile
(meditazioni sull’arte contemporanea)
Arte e psicanalisi in un gioco di specchi per ritratti reciproci. L’inaudita apertura sul profondo, l’immagine come espressione dell’inesplorato, il simbolico a raffigurare la sostanza dell’invisibile. Artisti radunano ombre e colori su tele evase nello sforzo di offrire un volto all’assoluto, “voce al silenzio”. Le ferite della Bellezza. La poetica del reale come alterità inesprimibile.
Venerdì 1 giugno, ore 21.30
Giardino Giusti
Fabrizio Gifuni
Scena e retroscena di Freud a teatro
L’attore esce dal ruolo come il dormiente si sveglia e indugia ancora tra sogno e realtà. Narrare uno spettacolo, ripercorrerne gesti e parole è raccontare un sogno cosciente. Portare in scena L’interpretazione dei sogni di Freud trasforma l’attore da interprete a interpretante.
Sabato 2 giugno, ore 18.30
Giardino Giusti
Luigi Lo Cascio e Gloria Campaner
L’anima russa, Esenin e Rachmaninov
(reading-concerto)
Maestria attoriale e virtuosismo pianistico in un intreccio emotivo su campioni dello spirito russo esuli in patria e in America. Sergej Aleksandrovič Esenin, poeta prodigio, teppista della rivoluzione, marito bigamo della celebrità danzante Isadora Duncan e Sergej Vasil’evič Rachmaninov, l’eccelso pianista calamitato dalla creazione, che attraversa la storia da Mosca a Beverly Hills rivelando al mondo l’anima della madre Russia come “raccolto di un rimpianto”.
Sabato 2 giugno, ore 21.30
Teatro Romano
Artisti amici di Dalla
Lucio!
(concerto omaggio a Lucio Dalla)
L’estroso lirismo del più sorprendente innovatore dell’arte della canzone rivive nel ricordo di artisti con cui ha collaborato. Precursore delle collaborazioni artistiche, Dalla non ha mai smesso di farsi pigmalione per cantautori emergenti divenuti poi protagonisti della scena nazionale. Canzoni indimenticabili e suggestioni musicali risuonano in una festa per un maestro che ha cantato in modo mai scontato con ironia e tenerezza personaggi ed emozioni straordinarie e quotidiane.
Domenica 3 giugno, ore 18.30
Giardino Giusti
Alessandro Piperno
Chi aveva ragione tra Stendhal e Flaubert?
Due giganti del modo di narrare s’inseguono tra le righe di frasi esteticamente impeccabili e di travolgenti avventure dell’animo. L’invenzione dello stile come atto di distinzione; la seduzione di una trama intrecciata da una coscienza indagatrice. La maniacalità per forma, ritmo e melodia; l’ossessione per le inesorabili leggi che regolano i moti del cuore.
Domenica 3 giugno, ore 21.30
Teatro Romano
Vittorio Sgarbi
Leonardo
(spettacolo teatrale – prima nazionale)
Una spregiudicata indagine sulla Superstar del Rinascimento e le sue iperboliche imprese. L’abilità nell’associazione insolita del critico si accorda con la poliedrica irrequietezza del genio; l’anti-convenzionalità con l’anticonformismo del misterioso dandy, anarchico esploratore col vezzo dell’arte e la tensione al volo. Musiche di Valentino Corvino, elaborazioni visive di Tommaso Arosio.
Lunedì 4 giugno, ore 21.30
Teatro Romano
Federico Buffa
Il rigore che non c’era
(spettacolo teatrale – prima nazionale)
In scena i dettagli del destino col racconto di coincidenze e imprevisti che cambiano per sempre la storia di uomini che sono la nostra storia. Da Pelé ai Beatles, da Ali a Messi, dal Grande Torino a Dylan e Kubrick, l’evocazione di eventi minimi e intrecciati che indirizzano un eclatante corso alternativo delle cose. Sul palco con Buffa la cantante Jvonne Giò e il musicista Marco Caronna. Musiche composte ed eseguite dal vivo da Alessandro Nidi.
Martedì 5 giugno, ore 18.30
Giardino Giusti
Achille Bonito Oliva
Avanguardie e Transavanguardia
Dal Dadaismo al Futurismo al Surrealismo le avanguardie segnano il passo artistico del Novecento grazie ad artisti e critici d’arte che hanno saputo teorizzare e indirizzare le correnti, a volte battezzandole come negli anni 70 con la Transavanguardia, tracciando la mappa del nomadismo artistico nel recupero di forme espressive della tradizione oltre il linguaggio astratto-concettuale.
Martedì 5 giugno, ore 21.30
Teatro Romano
Philippe Daverio
I capostipiti, Vivaldi Dante Giotto
(narrazione teatrale)
Le nuove forme del “più sovrano maestro in dipintura”, al poeta sommo e fuggiasco “miglior fabbro” della lingua, al Prete Rosso formidabile innovatore di concerto e orchestrazione, la creazione di architetture immense e inesplorate che gettano fondamenta da lì in poi irrinunciabili. Lo sconsiderato ardire di tre geni italici promuove il canone espressivo dell’intera cultura in cui viviamo.
Mercoledì 6 giugno, ore 21.30
Teatro Romano
Catherine Deneuve
Una Diva come un’opera d’arte
Un appuntamento speciale con un’icona del cinema d’autore, interprete e musa di capolavori del surrealismo e della Nouvelle Vague come le opere di Buñuel e Truffaut. Un’occasione unica per incontrare un’artista emblema distile ed eleganza; una personalità magnetica e raffinata, intellettuale e glamour, tra le più affascinanti e ammirate dell’ultimo secolo. Attraverso sequenze di suoi film, l’attrice ripercorre insieme a Gianni Canova la carriera e gli incontri con artisti che hanno segnato la storia del cinema.
Giovedì 7 giugno, ore 18.30
Teatro Filarmonico
Massimo Cacciari
Romantik: filosofia e musica
(lezione con musica)
L’immaginazione, la fantasia, la fenomenologia dello spirito, le teorizzazioni filosofiche che rendono l’artista modello di umanità. Beethoven, con la mente immersa nei temporali romantici, inquieto, solitario, unico. Chopin, anima esule e vibrante, esploratore di armonie visionarie. La musica espressione ineffabile del pensiero di un’epoca di sommovimenti creativi costituenti il mobile presupposto spirituale della modernità. Interventi musicali al pianoforte di Ilaria Loatelli.
Giovedì 7 giugno, ore 21.30
Teatro Romano
Morgan
Faber poeta in musica
(concerto su Fabrizio De André)
Verso per verso, nota per nota, un percorso attraverso le opere di De André proposte nell’alternarsi e fondersi di stili, classico e barocco, rock e sinfonico, epico e lirico. Le direzioni ostinate e contrarie del ribelle glamour e dell’anarchico poeta della canzone tornano a incrociarsi in una lezione spettacolo che nell’esecuzione del modello innesta affascinanti evocazioni e rimandi a ricreare il pathos della più emblematica arte poetica e musicale.
Venerdì 8 giugno, ore 18.30
Giardino Giusti
Michele Serra e Paolo Jannacci
Quelle facce un po’ così – Jannacci e quelli che…
(racconto con musica)
Le gesta dei protagonisti di una satira dal taglio surreale, da Walter Valdi a Beppe Viola, su tutti Jannacci, pioniere del rock ’n roll italico in duetto con Gaber, cardiologo della canzone che col suo personaggio stralunato ha regolato per decenni il battito del cuore degli italiani con la cura del riso e della commozione. In scena il figlio Paolo esegue alcuni classici a punteggiare il racconto di un artista insuperabile nel mettere in scena il dramma e la comicità dell’esistenza.
Venerdì 8 giugno, ore 21.30
Teatro Romano
Goran Bregovic
Three Letters from Sarajevo
(concerto)
L’eccentrica varietà di un’identità musicale unica, nella commistione di jazz e tango, ritmi folk slavi, polifonie sacre ortodosse e rock, in una festa che alterna melodie euforiche dai ritmi travolgenti ad altre intime e struggenti. Accompagnato dalla sua storica formazione, la Wedding & Funeral Band, Bregovic porta in scena le musiche del suo nuovo disco insieme alle colonne sonore che l’hanno reso celebre nel mondo in un concerto tra i più coinvolgenti della scena internazionale.
Sabato 9 giugno, ore 21.30
Teatro Romano
Elio e le Storie Tese
Tour d’addio
La formazione camaleontica che del sistematico trasformismo ha fatto una sfrontata bandiera e della sovversione dei generi un programma estetico, sull’orlo di una réunion all’apice dello scioglimento regala un particolare addio che nella migrazione trasgressiva tra i modelli raccoglie il retaggio del nonsense dei maestri della canzone comica d’autore.
Domenica 10 giugno, ore 21.30
Teatro Romano
Stefano Bollani
Summertime in jazz
(dialoghi in musica)
Racconto al pianoforte di artisti che hanno fatto la storia della musica, dal jazz, alla classica, alla canzone rock e d’autore. Nell’alternanza tra suono e narrazione, il talento funambolico del pianista si fonde con l’estro e l’ironia in una sorta di “dialogo tra alieni” capace di fare dell’eclettismo una specializzazione. Un’escursione-incursione tra generi musicali stimolata da Marco Ongaro.