Rieccomi nuovamente qui con voi. Se vi ritrovate qui davanti al mio nuovo capitolo, immagino siate pronti a leggere qualcosa di nuovo e di diverso
Nel capitolo precedente vi ho lasciati con un nome: Stefano, esatto?
Beh, io e lui frequentavamo la stessa scuola Alberghiera di San Pellegrino Terme e vista la distanza dalle nostre rispettive case. La scuola offriva la possibilità di iscriversi al Convitto, ovvero un’istituzione, gestita da alcuni istitutori, che ti permetteva di vivere lì, nei pressi della scuola, durante la settimana. In questo modo potevamo frequentare senza continuare a fare avanti indietro da Milano (periferia) – Bergamo.
Ci siamo conosciuti allora, quando io frequentavo il primo superiore, e lui il terzo. Fin da subito ci siamo legati uno con l’altro.
Lui era davvero un ragazzo molto molto particolare e chiuso, e forse era anche questa la cosa che mi aveva colpita. Non amava mostrarsi, un tipo di poche parole, ma quando dette, colpivano davvero.
Non è mai stata chiara la natura del nostro rapporto, non lo ritenevo né un amico ma non eravamo nemmeno una coppia.
Fra di noi, nessuno dei due ha mai fatto il PASSO, troppe situazioni c’erano attorno alle nostre vite e non siamo mai riusciti ad evolvere il nostro rapporto in qualcosa di più stabile.
Abbiamo avuto alti e bassi, venivamo da due situazioni famigliari completamente differenti e in molte cose non riuscivamo a comprenderci. Infinite sono state le complicazioni, ma nonostante questo, fra di noi, è rimasto sempre un legame che non si è mai rotto.
Lui è stata la dimostrazione che le distanze non dividano, la dimostrazione che situazioni grandi esistono, a volte bisogna solo aspettare il MOMENTO GIUSTO.
Raccontarvi ogni cosa, risulterebbe un’impresa impossibile, ma posso raccontarvi in breve, il nostro percorso da quando sono atterrata qui in Australia.
Tutto è nato lentamente, io avevo ormai trovato un mio equilibrio sola, e dopo tutti quegli anni passati, qualcosa, dentro di me si era inceppato.
Non volevo vedere nessuno soffrire, ma non potevo nemmeno forzare una cosa che non sentivo.
Lui, nonostante le mie infinite incertezze e dubbi è rimasto lì con me, non ha mai provato a forzarmi in nulla. L’unica cosa che voleva era il mio bene e la mia tranquillità.
Lo mostrava in ogni cosa che faceva.
Non so bene come sia riuscito a reagire così, senza mai voltarmi le spalle, senza mai pretendere nulla da parte mia, senza mai forzare un gesto.
Ma so che lo ha fatto e lo ringrazierò per sempre per il rispetto che mi ha sempre rivolto.
Poi, come dico sempre, mai dire mai nella vita, tutto cambia, tutto di evolve e stravolge.
Così, anche i miei sentimenti, verso lui cambiarono e tutto ricominciò.
Ma questa volta, insieme!
Stare bene con sé stessi è una cosa molto importante, ma condividere la propria vita con qualcuno è ancora più bello.
Condividere le proprie emozioni, condividere le proprie incertezze e la propria crescita’ personale, accettarsi per quello che si è e vivere.
Io e lui ne abbiamo passate molte insieme, situazioni anche non del tutto comode, ma insieme abbiamo sempre provato a portar pazienza trovando sempre una soluzione.
Amo la sua compagnia e adoro il nostro rapporto. Per me, lui, rappresenta un punto fisso, il mio compagno e il migliore amico che tutti desidererebbero.
Mi sento libera di esprimermi e di dire tutto quello che penso e quello che provo senza alcun timore di una sua reazione negativa o poco piacevole.
Una persona sempre presente, che riesce in ogni momento a mostrarmi quello che prova attraverso la semplicità di un sorriso quando mi vede un po’ giù di morale o pensierosa, una coccola tenera quando sono stanca, un ragazzo che mi conosce benissimo ed è attento ad ogni piccolezza.
Un uomo che mi aiuta in tutto e per tutto, e a casa non è da meno.
Siamo un po’ come una vera squadra, ci si aiuta sempre a vicenda, in ogni circostanza.
Ed è bellissima la consapevolezza di sapere di aver qualcuno al tuo fianco sempre e comunque.
Viviamo insieme, da quando sono arrivata qui, ovvero, ormai tre anni fa.
Abbiamo vissuto in una piccola casetta in affitto per circa un anno e per quanto non era nulla di che e fosse davvero piccolina, è stata parte della nostra esperienza e siamo riusciti a renderla confortevole e carina.
Non avevamo macchina né nulla e così anche gli spostamenti e muoversi per far la spesa non era così semplice.
Ma come si dice, non sempre si può avere tutto e sapevamo, che prima o poi la nostra condizione sarebbe cambiata.
Tanto è vero che l’anno successivo, ci siamo spostati nella nostra casetta vicina al centro.
Nonostante sia stato solo un bene materiale l’abbiamo personalizzata e resa parte di noi.
Abbiamo vissuto davvero un bel periodo ed oltre alla casa ci siamo riusciti anche a permettere di comprare due macchine.
Dal Niente, con tanta pazienza e virtù ci siamo potuti permettere di vivere in maniera dignitosa. Lo sforzo fatto, in un qualche modo ha ripagato. 😊
Dopo avervi raccontato un po’ di cose rispetto a quello che è stata la mia esperienza, forse ora vi chiederete un po’ cosa ne penso dell’Australia… giusto?
Beh nel prossimo quattordicesimo capitolo avrete le vostre risposte 😊.
Giorgia Marcon