“Tutti per Uma” è una favola moderna, ambientata ai nostri giorni. Debutto cinematografico di Susy Laude attrice e regista teatrale. Al suo fianco un cast eccezionale per un’opera prima prodotta da Camaleo insieme all’austriaca Ellly Film, con Vision Distribution e in collaborazione con SKY e Prime Video. Arriverà nelle sale a partire dal 2 giugno 2021 distribuito da Vision Distribution
Susy in conferenza stampa si dichiara molto soddisfatta di lavorare con “questi personaggi”, da Pietro Sermonti nel ruolo di Ezio che nella realtà ha il terrore delle api a Lillo Petrolo (Dante) che dichiara ridendo “È stato durissimo entrare nel personaggio dell’eterno bambino, ho faticato ad entrare nella sua psicologia”. E poi il capo famiglia un po’ burbero Attila (Antonio Catania) e Laura Bilgeri (Uma) che arriva in stile Mary Poppins in una notte piovosa e ne assume anche il ruolo in questa famiglia atipica e tutta al maschile.
Di sicuro si nota dal film ed è sottolineata in conferenza stampa la complicità tra gli attori “Abbiamo riso di continuo, e questo faceva bene al mood del film” mentre raccontano su zoom ridendo piccoli aneddoti.
Sinossi
I Ferliga sono una famiglia di viticoltori tutta al maschile, composta da Nonno Attila (Antonio Catania), padre padrone all’antica, il fratello minore Dante (Lillo Petrolo), bambinone mai cresciuto, il figlio Ezio (Pietro Sermonti), vedovo che si è dato all’apicoltura, e i nipotini Francesco, appassionato di danza, ed Emanuele, il più piccolo. Maschio anche il cane, Mimmo. Tra continui litigi e reciproche insofferenze, tutti provano inutilmente a raddrizzare l’azienda di famiglia, un tempo famosa in tutta Italia, ma ormai indebitata e quasi in mano alle banche. Con l’arrivo di Uma (Laura Bilgeri), però, le cose cambiano. Invece di scappare da quel manicomio, la misteriosa ragazza deciderà di aiutarli, portandoli a tirar fuori il meglio di loro.
Una commedia adatta a tutta la famiglia ed è questa l’idea di Roberto e Mario i produttori, quella di riportare dopo tanto tempo al cinema tutti, genitori e bambini e, che potessero, divertirsi insieme. Quindi ci sono i buoni e i cattivi anche se poi in fondo essendo una fiaba possono diventare buoni.
Così tra i colori pastello, lo stile delle vecchie “comiche” Susy affronta anche tematiche importanti come il bullismo, in chiave un po’ diversa, legata a superare i traumi dando speranza e gioia. E come dichiara “Noi siamo fatti al 90% dei film che abbiamo visto, ed io ho voluto rischiare, è come andare al casinò e puntare una partita”. Senza lasciare però niente al caso, aggiungiamo noi, infatti ogni dettaglio è studiato nei migliore dei modi, talvolta Susy è stata severa e prima di far girare le scene ai bambini “Abbiamo lavorato molto sul palco coi ragazzi” applicando il suo stile teatrale.
Perché quello che ha voluto trasmettere la regista, riuscendoci con tutto il cast, è “La libertà di fare quello che ci va come a teatro”.