Haifaa al Mansour la regista di “The Perfect Candidate” in conferenza stampa ha commosso il pubblico con la sua dichiarazione di speranza di libertà in un futuro per sua figlia di due anni e per tutte le donne perché siano libere
Un tema scottante quello affrontato da Haifaa e ancora di più se a farlo è una regista saudita. Attraverso la trama semplice e chiara ha rivelato i desideri di modernità delle nuove generazioni acquisita anche attraverso l’uso di internet e i social.
Maryam è una dottoressa che lavora in una clinica in Arabia Saudita. Pur essendo molto brava ogni giorno deve combattere contro il radicato mondo maschile che la vede sempre e solo come donna. Le sue qualifiche mediche vengono sminuite continuamente, i pazienti più anziani si fanno visitare da lei solo dopo essere stati anestetizzati. Il pregiudizio culturale è forte e mentre nei giovani inizia a fare breccia uno spiraglio di modernità, negli adulti tutto questo fa paura.
Grazie alla complicità delle sorelle e al consenso del padre, musicista e con idee aperte, Maryam decide di candidarsi alle elezioni cittadine con la scusa di voler fare asfaltare la strada che porta alla clinica. Mentre il padre è in tour lontano da casa, per la prima serie di concerti pubblici autorizzati nel Regno da decenni, Maryam arruola le due sorelle più giovani per gestire la raccolta fondi e organizzare la sua campagna elettorale. L’audace candidatura di Maryam sfida la comunità conservatrice quando affronta il suo sfidante maschio senza niqāb a volto scoperto.
THE PERFECT CANDIDATE di Haifa al Mansour in Concorso al Festival di Venezia sarà distribuito da Academy Two.