Come ogni anno TED (Technology, Entertainment, Design) l’organizzazione no profit che condivide le idee, è stata organizzata al Roma Convention Center La Nuvola di Fuksas, lo scorso 4 maggio 2019 grazie al lavoro di Emilia Garito con il suo team
I sedici speaker hanno esposto le loro idee e scoperte, ciascuno per circa venti minuti, concentrando concetti efficaci e chiari ai partecipanti di questa edizione (circa 1800 persone).
La giornata, suddivisa in tre sezioni, ha avuto solo un’interruzione per il pranzo, nel quale un’innovativa modalità di fruizione ha divertito il pubblico: il “cestino” poteva essere ritirato soltanto da gruppi formati da sei persone, da qui l’esigenza di trovarsi, raggrupparsi, condividere e conoscersi. La riuscita è stata molto positiva, dopo i primi minuti di imbarazzo, l’interesse verso l’altro ha prevalso e il cibo, si sa unisce. Il primo obbiettivo del TEDx è stato raggiunto “A Human Centric Future”.
Tra gli speaker la dottoressa Yuko Harayama che ha affrontato la società 5.0 con la sua visone antropocentrica, esaltando la vecchiaia.
“Italia e Giappone sono entrate in un era in cui la società invecchia questa è una delle più grandi sfide umane. La nostra salute è controllata al meglio e vivremo più a lungo ma se osserviamo dalla prospettiva degli anziani, sono più felici delle generazione precedenti?”
Ashoka Mody professore in Politica Economica Internazionale alla Princeton University sottolinea l’importanza dell’istruzione come unica soluzione per una politica migliore. Sollecitando i governi ad investire su di essa.
E poi ancora la giovanissima Joana Baptista, appena diciassettenne e fondatrice di tre startup.
“Non hai bisogno di essere Neil Armstrong per andare sulla luna, trova la tua voce e aiuta gli altri”.
Il biologo evoluzionista olandese Menno Schilthuizen e il suo interessante talk sull’adattamento delle specie alle nostre città, come i fringuelli di Darwin che inziarono ad evolversi nelle piccole isole, oggi le isole per le specie animali sono di cemento. Adattatesi in un tempo molto più breve di quello ipotizzato finora, le specie hanno cambiato colore (come la lumaca da giardino adattata al calore) oppure il topo dai piedi bianchi che ha sviluppato enzimi in grado di assorbire i grassi del cibo degli umani abbandonato nei parchi pubblici. Schilthuizen vede le città come delle pentole a pressione dell’evoluzionismo.
Questi sono solo alcuni degli interventi dell’intera giornata in cui si sono alternati Piero Dominici, Matthew Gardiner, Michelangelo Pistoletto, Deborah Tramentozzi, Drew Silverstein, Vincenzo Nigro, Silvana Rigobon, Kate Devlin, Stefano Andreoli, Helen Tung, Aya Sadder e Luca Pozzi e i due gruppi musicali, la RBSN Band e la Bandao Band.