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La prima del 6 maggio di “Regalo di Natale” è stata anticipata da una proiezione dell’omonimo film drammatico del 1986 alla presenza di Pupi Avati e parte de cast originale
Il film, capolavoro vincitore del 43°Festival di Venezia, di due David di Donatello e di un Nastro d’Argento è stato un Souvenirs d’un autre temps piacevole ma a tratti malinconico. Il paragone con la pièce era inevitabile ma il regista (Marcello Cotugno) e l’autore (Sergio Pierattini) hanno modernizzato e cambiato i testi dando un’impronta nuova. Prevale nella pièce il lato della commedia lasciando la drammaticità amara alla fine e a tratti sinuosa tra una battuta e l’altra.
La protagonista femminile è eterea, non c’è, se ne percepisce solo la presenza mentre nel film ha un peso importante e dominante nella relazione di rottura tra i due amici.
Lo spettacolo scorre veloce e brillante. Il protagonista che manovra gli altri attori e tira le redini catturando l’attenzione su di sé è Giovanni Esposito nel ruolo di Lele (nel film interpretato da Alessandro Haber).
Carismatico anche il povero avvocato Santelia (Gigio Alberti) molto aderente al personaggio del film, la “vittima” del quartetto attorno ad un tavolo verde.
Gli altri attori sono Filippo Dini (Franco), Valerio Santoro (Ugo) e Gennaro Di Biase (Stefano). Ognuno a modo suo caratterizza il personaggi molto ben direzionati dalla mano del regista.
Il paragone con il film non va fatto. La trama è la stessa ma l’esposizione e le parole sono diverse. Vediamo una versione contemporanea, più fresca e moderna anche se il film rimane l’unico capolavoro.
I limiti scenici di un palco sono stati affrontati dando meno risalto, nella storia, al tavolo da gioco.
La prospettiva è stata ingannata posizionandolo su un pedana rotante cosicché anche se gli attori davano le spalle al pubblico restavano sempre in movimento.
L’adattamento teatrale di “Regalo di Natale” sarà in scena fino al 16 maggio al Teatro Quirino, da non perdere anche solo per soddisfare la curiosità di rivivere un passato moderno.
“Otello” al Teatro Quirino.