Fino al 12 novembre al Teatro della Cometa sarà in scena “La spiaggia” tratto dall’omonimo libro di Luca De Bei, autore e regista.
Si apre il sipario e ci troviamo su una spiaggia, con una sdraio, un cappello e una borsa da mare, nient’altro. Piccole conchiglie e ciottoli sono sulla riva, i gabbiani e un aereo passano sopra le nostre teste. Irene (Paola Minaccioni) canta ” la luna, la luna, ci porterà fortuna, la luna” è primavera. Irene è al mare con suo padre, come tutte le domeniche da maggio a ottobre da quando i suoi genitori si sono separati.
Lei vorrebbe parlargli, ma non ci riesce, rimane con le sue parole in gola. Per tutta la vita. La vita va avanti e Irene cresce, da bambina di cinque anni diventa prima adolescente, poi si sposa, ha una figlia, si separa, ma il rapporto con suo padre rimane sempre irrisolto, come la spiaggia, immobile.
Un padre assente che va con lei al cinema e non si accorge neanche che è lo stesso film visto la settimana prima. Non pensa a lei, la lascia da sola, per ore sulla spiaggia e per giorni nella vita.
Irene cresce, gli episodi di trascuratezza si sommano e il vuoto dentro di lei non viene recuperato, cerca nuovi affetti, ma alla fine questa fame d’amore la porta a rinunciare ancora una volta a se stessa che triste si ritrova su una spiaggia troppo affollata.
Paola commuove, fa sorridere e ci lascia con una nota di amarezza nei nostri ricordi. È brava, in questa veste, prima bambina a piedi nudi poi donna, ma sempre a piedi nudi, simbolo di ciò che non ha mai avuto. Non è la solita Paola a cui siamo abituati, non fa ridere, ma rivela aspetti diversi che solo una brava attrice sa fare.
La spiaggia di Luca de Bei al Teatro della Cometa dove si potrà trovare anche il libro fino al 12 novembre.
Photo: Azzurra Primavera
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