Dal 4 al 9 gennaio, al teatro Ambra Jovinelli, Arturo Cirillo dirige e interpreta “Orgoglio e Pregiudizio”, prima riduzione teatrale italiana del capolavoro di Jane Austen firmata da Antonio Piccolo
Un allestimento sorprendente che ha convinto pubblico e critica per l’efficacia dell’adattamento, la puntualità degli interpreti e le belle suggestioni di scene e costumi. In scena, insieme allo stesso Cirillo, un cast di attori di grande talento: Valentina Picello, Francesco Petruzzelli, Sabrina Scuccimarra, Rosario Giglio, Eleonora Pace, Giacomo Vigentini, Giulia Trippetta.
Note di regia
Perché portare a teatro “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen?
Perché penso che sia una scrittrice con un dono folgorante per i dialoghi. Perché sono affascinato dall’ottocento, e dal rapporto fra i grandi romanzi di quell’epoca e la scena. Infatti provai un raro piacere, svariati anni fa, ad affrontare uno strano testo di Annibale Ruccello (strano perché al confine tra il musical e la commedia, tra la parodia e la ri-scrittura) ispirato a “Washington Square” di Henry James. Perché l’ironia di questa scrittrice, il suo sguardo acuto ma anche distaccato sui suoi personaggi l’amo molto.
Perché il mondo della Austen dove apparentemente non accade mai nulla di eclatante, abitato per la maggior parte da creature che stanno abbandonando la fanciullezza per diventare ragazze da marito o giovani scapoli da sposare, mi affascina; con tutto il pudore, i turbamenti, le insicurezze, e anche l’orgoglio e i pregiudizi che la giovinezza porta con sé.
Perché questo mondo sociale dove ci si conosce danzando, ci si innamora conversando, ci si confida con la propria sorella perché i genitori sono, ognuno a suo modo, prigionieri del proprio narcisismo, non mi sembra così lontano da noi. Soprattutto pensando a queste giovani eroine spinte a sposarsi anche per avere finalmente un sostegno economico, sottraendosi allo stesso tempo all’indecorosa condizione di zitelle, e allontanandosi dalle proprie famiglie d’origine.
Anche se poi la povera e zitella Jane Austen (che mai riuscì invece ad abbandonare la propria famiglia) si divertì a sottrarsi a tutto questo mettendolo in scena nei suoi romanzi, che sono una spietata critica e allo stesso tempo un’amorosa dichiarazione d’appartenenza alla propria epoca.
Per fare questo si cala nei suoi personaggi/alter ego amandoli e prendendoli un po’ in giro, magari standosene nascosta dietro una tenda ad osservarli, ridacchiando tra sé. Da dietro quella tenda, come nel buio di una quinta, celata agli sguardi altrui ma attenta a non farsi sfuggire nulla di ciò che accade, Jane Austen reinventa la realtà attraverso la sua rappresentazione, ma mai smettendo di essere vera. Come avviene in teatro.
Arturo Cirillo
Interpreti e personaggi principali
Arturo Cirillo SIG. BENNET
Valentina Picello ELIZABETH, seconda figlia dei Bennet
Francesco Petruzzelli Fitzwilliam DARCY, migliore amico di Bingley
Sabrina Scuccimarra SIG.RA BENNET
Rosario Giglio COLLINS, cugino dei Bennet
Eleonora Pace JANE, prima figlia dei Bennet
Giacomo Vigentini Charles BINGLEY, nuovo vicino dei Bennet
Giulia Trippetta CHARLOTTE, la migliore amica delle sorelle Bennet
Arturo Cirillo LADY CATHERINE De Bourgh, zia di Darcy
secondari
Rosario Giglio SIG. CAMPBELL, domestico di Bingley
Giacomo Vigentini REYNOLDS, domestico di Lady Catherine
Giulia Trippetta CAROLINE Bingley, sorella di Charles
scene Dario Gessati
costumi Gianluca Falaschi
luci Camilla Piccioni
musiche originali Francesco De Melis
assistente alla regia Mario Scandale
assistente scenografo Eleonora Ticca
assistente costumista Nika Campisi
31 dicembre spettacolo alle ore 21:30 e brindisi con la compagnia a mezzanotte!