Un uomo bianco, l’Africa e un sogno: diventare un ranger per dare la caccia ai bracconieri. Attraverso il suo libro, edito da Longanesi, Davide Bomben, ci fa scoprire un mondo ancora troppo nascosto
Rinoceronti uccisi per il corno da cui ricavare una polvere che, per le credenze popolari avrebbe rinvigorito l’erezione o dato giovamento dopo una sbronza o, ancora, guarito dal cancro. Spesso il corno delle femmine gravide è più pregiato perché considerato più “magico”, così vengono uccise insieme i piccolini.
Le corna sono composte da cheratina, come le unghie e i capelli, esse non hanno nessun potere o effetto curativo.
Lo sterminio ad opera dei bracconieri avviene soprattutto nella notte. Uccidono i poveri animali della savana, non solo rinoceronti, anche pangolini o elefanti.
Davide attraverso il suo libro porta alla luce in maniera chiara e determinata la violenza che c’è dietro a questa “leggenda” del corno di rinoceronte. Per combattere l’uccisione degli animali, Bomben vive ormai da anni in Africa dove ha formato un’accademia di addestramento contro il bracconaggio, la Poaching Prevention Academy, dal 2012 insieme a due colleghi, con l’obbiettivo di addestrare personale specializzato nel sorvegliare il “busch” (la savana).
La formazione avviene attraverso corsi di tiro, tracciamento e procedure operative atte ad individuare le squadre di bracconieri che nella notte uccidono gli animali.
Davide è anche l’unico italiano ad aver conseguito il titolo di Wildlife Police Officer per la Zambian Wildlife Authority, titolo che gli permette di realizzare il suo obiettivo di ranger: salvare le vite degli animali in pericolo.
Attraverso il suo libro non solo si potrà conoscere in maniera approfondita quello che avviene in alcune zone africane ma anche aiutare a divulgare la conoscenza sconfiggendo l’ignoranza e le credenze radicate in alcune culture.
“Sulla pista degli elefanti” è edito in Italia da Longanesi e disponibile in tutte le librerie.