2013 Maratona di Boston, 27000 corridori, due esplosioni vicino al traguardo, una delle vittime è Jeff Bauman , perde entrambe le gambe.
2017, il regista David Gordon Green decide di farne un film, tratto dall’omonimo libro di Jeff Bauman e Brett Witter, affidando l’interpretazione del protagonista a Jack Gyllenhall. che ne è anche produttore.
Jeff a quel tempo era un operaio in un’azienda, per riconquistare la sua ex ragazza Erin (Tatiana Maslany) la mattina del 15 aprile 2013 prepara uno striscione e si posiziona vicino al traguardo della Maratona di Boston. Due pentole a pressione piene di chiodi vengono fatte esplodere, 3 i morti, numerosi i feriti, Jeff perde entrambe le gambe, salvato dall’intervento di Carlos che gli blocca la perdita di sangue con due lacci. Un fotografo immortala il momento in cui viene trasportato e Jeff diventa un eroe.
In ospedale dopo l’operazione al suo risveglio Jeff scrive solo due frasi “Come sta Erin” e “Ho visto in faccia l’attentatore”, sarà fondamentale il suo aiuto alla polizia per identifica uno degli attentatori.
Da qui in poi inizia la sua personale battaglia, durante la quale affronterà mesi di riabilitazione fisica ed emotiva, aiutato dall’incrollabile sostegno di Erin e della sua famiglia.
Alla conferenza tenutasi all’ Auditorium Parco della Musica sono presenti i due protagonisti: Jeff Bauman e Jack Gyllenhall.
Jake cosa ti ha spinto a voler interpretare questo film e produrlo?
Jake- Quando mi è arrivata quella storia, ci arriva perché abbiamo bisogno di capire, Jeff lo conoscevo solo da quella famosa fotografia. Ho voluto partecipare perché è una storia di resitenza ma anche un’opportunità
Com’è stato il vostro primo incontro?
Jake- Io ero intimidito Jeff è una luce, per qualcuno come me recitare la sua parte, “pensavo non ce la posso fare”, e poi gli ho stretto la mano e mi sono trovato davanti ad una persona simpatica e carina, e questo accade anche alle altre persone
Qual è la lezione più importante che ha appreso?
Jake- La cosa più forte è che essere più forte “strong” riguarda le piccole cose, i momenti che ci toccano sono i piccoli momenti che ci cambiano, dove pensi che non ce la puoi fare e poi qualcuno ci aiuta, esserci è la cosa più importante. Il succo dei rapporti reali.
Lei è un eroe, l’amore l’ha spinto ad andare a quella Maratona?
Jeff- Non mi piace il termine eroe, io mi appoggio a tante persone sono loro i miei eroi. Io sono andato alla maratona per amore. L’amore per mia moglie e per mia figlia (che non c’era ancora) sono andata a vedere la mia prima maratona, che non ho visto. Tutta la vita che conoscevo mi è stata portata via in un istante.
Il film uscirà nelle sale italiane a febbraio distribuito da 01 Distribution.
Altre recensioni del Festival: Hostiles
[author title=”Title” author_id=””]