Fra i tanti fedeli alleati delle donne troviamo senza dubbio i collant; sotto una gonna o un minidress, perché no, anche sotto degli shorts nei mesi più freschi. Che siano un vezzo o un accessorio per sentirci più al caldo le calze sono onnipresenti nei nostri guardaroba.
Risale al XV secolo la tendenza a cucire calze di lana o di pelle per creare un indumento che fosse aderente alle gambe come gli attuali collant o i modernissimi leggings. Con l’avanzare dei secoli poi, passando per calze e calzini lavorati a maglia si arriva alla scoperta del nylon.
Brevettato da Wallace Hume Carothers, di lì in poi si sarebbe rivelato fondamentale per lo sviluppo di questo indumento.
Ben presto le calze in nylon spopolano in tutto il mondo, in particolar modo negli Stati Uniti, basti pensare al caso di New York City, dove, nel 1945, in un solo giorno ne vennero vendute più di 50.000 paia.
Ma perché i collant hanno avuto tutto questo successo?
È risaputo che negli anni della guerra spopolavano i reggicalze, simbolo di quella sensualità prorompente proposta dalle dive dell’epoca.
Ebbene le calze in nylon andavano a sostituire il reggicalze che, sebbene fosse molto sensuale e apprezzato, risultava meno pratico. Con i collant si ha quindi la possibilità di avere confort e femminilità in un solo capo.
Ovviamente nei più recenti decenni, è stato riscoperto il fascino di reggicalze, autoreggenti e guêpière che vengono scelti da numerose donne per occasioni speciali o quotidiane.
Ruolo di prestigio anche nel mondo del cinema e della televisione: come non menzionare il personaggio di Pippi Calzelunghe?
La celebre bambina della serie televisiva americana del 1969, che tutti ricordiamo per le sue calze variopinte.
Oppure chi non ricorda il celebre spogliarello in cui Sophia Loren si sfila sensualmente i collant davanti a Mastroianni nel film “Ieri, oggi e domani”?
Possiamo affermare senza dubbio che i collant sono un pilastro della moda femminile, che siano fantasia o tinta unita non manca mai occasione per sfruttarli al meglio.
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