Stazione Borgoverde. Un treno dalla Cina al Vietnam è un giallo noir di Wen Fan, di Forme Libere Editore e facente parte della collana Cina letteraria. Il libro è stato tradotto in italiano da Fiori Picco
Fan Wen è nato nel 1962 nella Provincia cinese dello Sichuan. Attualmente vive a Kunming, capoluogo dello Yunnan. Nel 1986 ha iniziato a scrivere opere di narrativa e di saggistica. Nei suoi libri storici, ambientati a cavallo tra il XIX e il XX secolo, affronta le diversità culturali e religiose tra occidentali, cinesi Han ed etnie indigene nelle zone di confine tra lo Yunnan, lo Sichuan e il Tibet.
Nel romanzo si parla dei fratelli Kalos che in una giornata uggiosa e con un piccolo bagaglio, raggiunsero il porto di Creta. Il fratello maggiore rimase per molto tempo a fissare i prezzi dei biglietti delle navi che avrebbero salpato verso l’Estremo Oriente. Kalos grande acquistò due biglietti per salire a bordo della grande nave “Australiana”, diretta, in Indocina. La loro meta iniziale doveva essere Singapore, ma il destino portò i due fratelli in Cina. Kalos grande voleva andar via dalla Grecia, per cercare di cambiare la sua situazione, voleva una svolta, non voleva fallire come fecero i suoi predecessori. Durante il viaggio, i due giovani ed ambiziosi, sognavano il loro futuro, i loro stati d’animo erano un misto di felicità, paura e voglia di cambiare le cose.
Durante il viaggio, nella sala ristorante, Paul Bear, Governatore dell’Indocina, per conto del governo della terza Repubblica francese, prese la parola ed offrì quattro mila posti di lavoro. Per candidarsi era necessario soltanto riempire dei moduli. Kalos grande ne prese subito due, ma, nel compilarli, si trovò in difficoltà perché analfabeta e via del suo passato non troppo limpido. Nonostante i moduli fossero incompleti, i due giovani, si presentarono al cospetto del Governatore, il quale, dopo una serie di domande assegnò il posto di lavoro a Kalos grande, mentre Kalos piccolo, sarebbe stato il suo aiutante.
La maggior parte dei passeggeri imbarcati non aveva nulla, sognava di trovare l’oro in Estremo Oriente, e mai avrebbe immaginato di trovare lavoro già durante il viaggio in mare.
In Cina, gli altri immigrati europei con l’appoggio del Governo Qing, stavano costruendo la prima ferrovia che avrebbe collegato la Cina con il Vietnam.
Una volta arrivati nel nuovo continente, i nuovi lavoratori venivano formati ed addestrati a “comandare” gli operai cinesi lungo tutta la ferrovia.
Il completamento della ferrovia cambierà la vita delle persone, accrescerà il commercio e l’economia. I fratelli Kalos si ritroveranno a vivere vicende in cui, tradizione, riti sciamani e mitologia si fonderanno alla perfezione. La Stazione di Borgoverde diventerà la Parigi Orientale, fatta di lusso e mondanità, un posto ideale dove poter trascorrere la vecchia.
Ma qualcosa cambierà…
“Stazione Borgoverde. Un treno dalla Cina al Vietnam” è un viaggio nella tradizione dei villaggi cinesi. È un libro che racconta la drammatica situazione delle persone che non possiedono nulla, le loro speranze e la loro voglia di riscatto. Dal nulla, si ritroveranno ad avere tutto. Ma a quale costo?
“Stazione Borgoverde. Un treno dalla Cina al Vietnam” è stato pubblicato ad ottobre 2017, da Forme Libere Editore.
“Marzemino rosso sangue”, di Walter Giacomazzi
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