A sorpresa, oltre alla vittoria del Miglior film d’animazione, quasi scontata, “Soul” si porta a casa un’altra statuetta dorata nella categoria musicale di Miglior colonna sonora
Si è conclusa da poche ore la 93esima edizione degli Academy Awards che si è svolta quest’anno nella storica Union Station di Los Angeles con eventi particolari nel classico Dolby Theatre (situato ad Hollywood, Los Angeles), sede ufficiale della manifestazione dopo la sua inaugurazione del 9 novembre 2001.
Lo stesso anno, fu introdotta per la prima volta la categoria dedicata al Miglior film d’animazione. Il primo a vincere la statuetta fu lo “Shrek” targato DreamWorks, poi, dal 2002 ad oggi, è stata un’altra casa di produzione cinematografica a dominare quasi sempre la scena.
Anche quest’anno, infatti, nonostante le grandi difficoltà dovute alla pandemia da Covid, la Pixar Animation Studios ha dominato questa categoria con ben due nomination, quella di “Soul” (dei registi Pete Docter e Kemp Powers), e quella di “Onward” (del cineasta Dan Scanlon). Insieme a loro, a giocarsi l’ambito riconoscimento, c’erano anche “Wolfwalkers – Il popolo dei lupi” (diretto da Tom Moore e Ross Stewart), “Shaun, vita da pecora: Farmageddon” (di Will Becher e Richard Phelan) e “Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria” (del Premio Oscar 2018, Glen Keane).
Ad avere la meglio su tutti è stato proprio “Soul” diretto da Pete Docter, che di Oscar ne ha già vinti due, uno per “Up” (nel 2010) e l’altro per “Inside Out” (nel 2016), e co-diretto da Kemp Powers, sceneggiatore di “One Night in Miami…”.
La pellicola, un piccolo “gioiello”, riesce a conquistare tutti. Tra i motivi alla base del suo successo, vi è in primo luogo quello di trattare una tematica non facile da “mettere in scena” (la vita prima della nascita e dopo la morte). Inoltre, risultano molto accattivanti gli incredibili dialoghi, che lasciano parecchi spunti di riflessione sia per il pubblico adulto che per quello giovane e una colonna sonora che non a caso ha ottenuto l’Oscar.
Il film narra le vicende di Joe Gardner (che nella versione originale ha la voce di Jamie Foxx), un professore di una banda musicale delle scuole medie che sogna di esibirsi all’Half Note, un prestigioso locale di New York. Dopo quasi vent’anni di tentativi, Joe riesce a ottenere la possibilità di suonare con la famosa sassofonista Dorothea Williams. Tuttavia, proprio in quello che potrebbe essere uno dei momenti più belli della sua vita, un colpo di scena rovinerà i suoi piani.
Pete Docter con questo film dichiara al pubblico tutto il suo amore per il jazz che ha il potere donare valore a qualsiasi cosa.
Il 23° lungometraggio d’animazione Pixar, ha una grande vena filosofica, che ci porta a pensare alla nostra vita come ad una strada da percorrere dove, dopo esserci posti uno scopo, cerchiamo a tutti i costi di raggiungerlo (convinti che questo sia realmente ciò che desideriamo).
Infatti, il messaggio di questo brillante lungometraggio animato, ci porta inconsciamente a pensare, a riflettere e ad interrogarci se quello che stiamo realmente cercando di ottenere nella vita sia la nostra “scintilla” (proprio come per Joe Gardner) o se stiamo soltanto perdendo tempo.
Oltre al vincitore, nella cinquina di film di animazione in corsa per l’Oscar, c’era anche “Onward – Oltre la magia”, altro lavoro Pixar dove protagonisti sono due fratelli elfi, Ian e Barley, che intraprendono un viaggio per scoprire se, tramite la magia, possono riuscire a trascorrere un ultimo giorno con il padre, morto quando erano ancora bambini. Poi, degno di una particolare menzione è certamente “Wolfwalkers – Il popolo dei lupi”, forse l’unica reale minaccia per la vittoria di “Soul”, che rappresenta il capitolo finale di una trilogia ispirata alla mitologia irlandese, in grado di stupire grazie ad un particolare stile di animazione e ad una notevole profondità emotiva.
Chiudono il lotto delle pellicole candidate “Shaun, vita da pecora: Farmageddon”, una delle opere più sottovalutate degli ultimi anni, un ibrido di umorismo e comicità. Quando un alieno con strani poteri si schianta nei pressi della fattoria di Mossy Bottom, la pecora Shaun stringe amicizia con lui. Una pericolosa organizzazione, però, vuole catturare a tutti i costi il viaggiatore extraterrestre. Infine, “Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria”, esordio alla regia per Glen Keane, già noto al pubblico per le animazioni di film come “Aladdin”, “La Bella e la Bestia” e “Il pianeta del tesoro”. Si tratta di un prodotto Netflix, ricco di colori e molto coinvolgente, che ci racconta di una ragazza di nome Fei Fei che vuole a tutti i costi incontrare la dea della luna, Chang’e.
L’appuntamento adesso è con la 94esima edizione degli Oscars®dove tra i tanti film d’animazione in cerca della nomination ci sarà sicuramente anche “Luca”, in uscita quest’estate. Sarà lui il prossimo film Pixar a vincere la statuetta d’oro?