21 giugno 2019. Ad aprire la nuova stagione del Globe Theatre è Shakespeare & Cervantes in Ghost Writer, uno spettacolo che cerca di rispondere ad uno dei temi più dibattuti della storia della letteratura e del teatro: chi è davvero Shakespeare?
Il regista Stefano Reali risponde a questa domanda con uno spettacolo che racconta una storia completamente diversa da quella conosciuta.
Si tratta di un testo di grande valore, basato su uno studio approfondito della storia e della letteratura. Un vero giallo, che si fonda su fonti documentate, in cui non vi è nulla di inventato.
È stata davvero la più grande frode letteraria degli ultimi quattro secoli?
Shakespeare non è che un nome di copertura, gli scritti non sono che rielaborazioni di opere di altri poeti, dietro il poeta inglese ci sono in realtà Michelangelo Florio, fuggito dall’Inquisizione, e suo figlio John Florio, l’autore del primo dizionario italiano-inglese.
Ma andiamo per ordine.
Ci troviamo in Sicilia, nel 1571. L’occasione per raccontare questa storia è l’incontro che avvenne tra John Florio e Miguel de Cervantes, due poeti che rappresentano due opposte visioni della vita.
Il primo, un timido “poeta damerino” che, insieme al padre, preferisce lasciar cadere il suo nome nell’oblio pur di vivere una vita tranquilla e nell’agiatezza.
Il secondo, un temerario poeta combattente, che vive ogni avventura che racconta, che ha il coraggio – in un periodo in cui si poteva rischiare la vita per la libertà di espressione – di metterci la faccia e che sarà ricordato per la sua unica opera di successo.
I due si incontreranno, a distanza di molti anni, per altre due volte. I loro incontri saranno sempre caratterizzati da scontri, accuse e invettive, tutto storicamente documentato, ma rimarranno sempre fermi sulle loro posizioni.
Solo alla fine della sua vita, Jhon Florio, ormai solo, si renderà conto di essersi condannato all’oblio e di aver rinunciato a quella che è l’aspirazione di ogni scrittore, l’immortalità letteraria.
Oggi la sua storia viene raccontata e, forse, a distanza di quattro secoli, Florio avrà il suo posto nella storia.
Quel che è certo è che le opere di Florio, ed il Rinascimento Italiano, hanno comunque donato all’Inghilterra il proprio “Poeta nazionale” e un importante contributo alla nascita della futura lingua inglese.
La prima dello spettacolo è stata un vero successo.
La rappresentazione scorre veloce, alternando sarcasmo a momenti di grande pathos, duelli a riflessioni, il tutto nella caratteristica atmosfera del Globe Theatre.
Un successo meritatissimo e avvalorato da una recitazione di interpreti di altissimo livello, che ha saputo rendere, in maniera eccellente, il dramma di questi due poeti.
Il cast è composto da Agnese Fallongo (nel ruolo di Ana, la donna contesa tra i due poeti), Mariano Rigillo (nel ruolo di Michelangelo Florio), Ruben Rigillo (nel ruolo di John Florio) e Giuseppe Zeno (bravissimo, nel ruolo di Miguel de Cervantes).
Prima dello spettacolo non poteva mancare l’intervento del direttore artistico del Globe Theatre, il grande Gigi Proietti che, con il suo carisma e con la sua simpatia, ha dato il via a questa nuova stagione, ringraziando gli spettatori per questa ennesima avventura insieme.