Inaugurata ad ottobre al MAXXI di Roma e anticipata da due appuntamenti con Salgado: un talk e un concerto in Cavea dell’Auditorium Parco della Musica con l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia, la mostra fotografica dedicata all’Amazȏnia è un urlo al mondo per la salvezza della più grande foresta del pianeta
Prodotta dal MAXXI in collaborazione con Contrasto, le oltre 200 immagini in bianco e nero raccontano il viaggio di sette anni dell’artista nell’esplorazione della foresta tropicale e delle popolazioni che abitano in essa. Dichiarata più volte il “polmone del mondo” la foresta amazzonica è la più ampia della Terra, occupa un’area più estesa dell’Unione Europea, ed è la più ricca in termini di biodiversità animale e vegetale. Ancora non è stata esplorata tutta e, la promessa dei paesi partecipanti al COP26 di fermare le deforestazione, che ha già deturpato il 17,25%della biomassa, speriamo che venga mantenuta.
Sebastião Salgado ha già iniziato da tempo a fare la sua parte, dagli anni’90 lavorando al ripristino di parte della foresta atlantica del Brasile fondando l’Instituto Terra per la riforestazione. Poi, promuovendo le sue immagini in tutto il mondo, abbinate a concerti o talk. Al suo fianco sempre la moglie Lélia, insieme per far conoscere il più possibile e divulgare uno dei patrimoni più ricchi del pianeta e farlo sembrare meno lontano da noi.
Le immagini allestite nelle ampie sale del primo piano del MAXXI giocano sui chiaroscuri come nelle foto in bianco e nero di Salgado. Giganti pannelli dislocati sulle pareti e in mezzo al percorso vi faranno percepire come dev’essere entrare nella foresta. Vi sentirete piccoli davanti all’immensità di questo tappeto di teste boschive che quasi non fanno penetrare la luce come un manto protettivo. Eppure al di sotto vi è vita. Alimentata anche dal Rio delle Amazzoni che con i suoi affluenti comprende il 20% dell’acqua dolce del nostro pianeta. Un bene inestimabile, per tutti. Da non perdere.
