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Sardegna l’isola da amare. Ogliastra tutta da scoprire

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La baia di Cea@Simonamartinelli
Se volete visitare uno dei tratti di costa più belli e selvaggi della Sardegna dovete senz’altro vedere il versante orientale dell’isola: la provincia dell’Ogliastra

L’origine del nome, secondo alcuni, deriva dagli olivi selvatici, di cui è ricca.

Secondo altre fonti, invece, sarebbe dato dalla presenza sul mare, nei pressi di Santa Maria Navarrese, di un enorme guglia di roccia, denominato, “Agugliastra”.

Sbarcata ad Arbatax alle cinque di mattina e dopo aver percorso pochi chilometri di litoranea, eccoci al Lido di Orrì, dove ci accoglie una meravigliosa alba.

Scogli granitici e sabbia bianca, assieme al colore dorato che, le prime luci donano all’acqua, incorniciano il paesaggio circostante.
Ma questo è solo il primo impatto con il mare dell’Ogliastra, la parte più bella deve ancora arrivare.

L’alba al lido di Orri@simonamartinelli
Quasi d’obbligo una gita in barca alle coste del Baunei.

Cala Mariolu, Cala Sisine, Cala Luna e Cala Goloritzè sono solo alcune delle oasi più incontaminate e suggestive del mediterraneo.
La partenza è dal porto di Arbatax con motonavi sulle quali è possibile anche pranzare a bordo, trascorrendo una piacevole giornata.
L’approdo nelle cale consente di fermarsi per qualche ora a nuotare nelle acque trasparenti che nulla hanno da invidiare al mar dei Caraibi.

Tra i gioielli di questa splendida costa spicca la Baia di Cea, con i suoi faraglioni rossi che si ergono a poche centinaia di metri dall’arenile.

Proseguendo verso sud si possono apprezzare le spiagge bianche e le acque cristalline di “Su Sirboni”di ‘Cala ‘e Luas” e, infine, di “Coccorrocci”.
Non possiamo, durante la nostra permanenza, non far visita a Gairo vecchia.

“Ga” “Roa”, dal greco “terra che scorre” fu così chiamata con riferimento alla precaria condizione idrogeologica del territorio su cui fu edificata.
Nel 1951, infatti, un’alluvione più impetuosa delle precedenti, costrinse i gairesi a trasferirsi un un nuovo centro abitato, abbandonando le abitazioni.

Il vecchio borgo di Gairo ora ha il fascino della città fantasma, pervasa dal silenzio in cui ti perdi a cercare le tracce di coloro che vi hanno vissuto.
Se si vuole soggiornare al fresco, il paese di Lanusei, piccolo centro che domina la vallata, a circa 600 mt sul livello del mare, è l’ideale.

Tante le cose ancora da vedere, anche l’entroterra è pieno di di storia ed il patrimonio archeologico è sterminato, con attestazioni che vanno dal neolitico all’epoca romana.

Le tombe dei giganti, i 6 nuraghi ed il sito naturalistico di Selene, a pochi passi dal territorio di Lanusei, sono solo alcune delle più significative.
Purtroppo la nostra vacanza volge al termine e l’Ogliastra rimane ancora… tutta da scoprire!”

Foto: Simona Martinelli

L’incanto dell’hotel dell’anima davanti al Castello aragonese ad Ischia.