Il 30 luglio una delle ospiti del Villa Ada Festival, la manifestazione estiva allestita nella penisola del laghetto della villa, è stata la pungente Sabina Guzzanti con un monologo scritto e interpretato da lei, prodotto e distribuito da Savà Produzioni Creative
L’argomento centrale è stato la politica, non si è risparmiata sulla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ma neanche su Elly Schlein la rappresentante del Partito Democratico per poi concludere con battute sulla condizione femminile di oggi.
Ha criticato gli intellettuali di sinistra peccaminosi di superbia ma anche la destra per le mancanze “culturali”. Un’ipotetica amicizia con Giorgia, di cui simula anche la parlata perfettamente aderente alla realtà, è la traccia dello spettacolo, Sabina senza scenografie, con un paio di jeans e una camicetta, non a caso, rossa, tiene la scena e il pubblico eterogeneo attento ad ogni parola per due ore di spettacolo. L’atmosfera, rilassata, come se fossimo tutti insieme a casa di amici in una calda sera d’estate sotto le foglie argentee del Pioppo bianco (Populus alba L., 1753) a bordo del laghetto di Villa Ada.
“Da sempre siamo bravissime e da sempre non ce lo riconoscono…” si esprime su ogni lavoro femminile svalutato dal bias cognitivo, credere in sé stesse quanto tutto quello che viene fatto è ignorato e cancellato è molto difficile. “Liberidì Liberidà, la libertà è partecipazione, ma con tutto il bene che voglio a Gaber l’ha detto prima Hannah Arendt”. Guzzanti sottolinea e ancora sottolinea la condizione della donna.
Al monologo di attualità non poteva mancare l’IA. Sabina non entra in tecnicismi ma si esprime sul linguaggio “politicamente corretto” adottato da ChatGpt. Per difenderci, rimarca, è necessario che i sistemi siano trasparenti e che sia programmata per non manipolare le nostre coscienze.
In ultimo sotto accusa il ponte sullo stretto di Messina dal punto di vista ambientalista, quello degli uccelli migratori: falchi, balestrucci, nibbi bruni, albanelle, gheppi aquile, anatre, rondini e cicogne che sono circa 10mila al giorno ad attraversare quel varco. Non “passerotti” come dichiarati da Salvini e che rischierebbero la loro vita e quella umana con l’imponente costruzione architettonica.
Il Villa Ada Festival concluderà le serate dedicate alla musica e al teatro l’8 agosto pe poi riprendere con un’unica data dedicata a Troisi il 5 settembre 2024.