Grandi protagonisti del mondo del cinema al CineVillage Parco Talenti, che si conferma una arena cittadina polifunzionale, con una ricchissima offerta culturale, in grado di soddisfare le esigenze di appassionati cineasti e lettori.
Per l’anteprima romana del suo primo romanzo “2119. La disfatta dei Sapiens” (HarperCollins), Sabina Guzzanti ha scelto proprio il Parco Talenti, dove sarà ospite mercoledì 30 giugno alle 20.30 nell’ambito della rassegna ‘Cineasti di parole’.
La regista e scrittrice racconterà il libro e, nel corso dell’intervista condotta dal giornalista Franco Montini, sarà coinvolta in un confronto tra linguaggio letterario e cinematografico.
Dopo i successi a teatro, al cinema, alla televisione, la regista esordisce, quindi, come narratrice. Lo fa con un romanzo che da un lato guarda alla grande letteratura distopica classica (da 1984 a Farenheit 451) e dall’altro affronta temi di straordinaria modernità, quali il mutamento climatico, la concentrazione della ricchezza, la dipendenza dalla tecnologia.
“È il 2119, e dopo una lunga serie di catastrofi ambientali, pandemie e sconvolgimenti di ogni sorta i superstiti sono stati costretti a sottomettersi a un regime ingiusto ma stabile, liberamente ispirato al feudalesimo.
La società è formata da un centinaio di milioni di arcimiliardari onnipotenti e tre miliardi di migranti ambientali senza diritto di voto, raggruppati in grandi campi di accoglienza, sui lembi di terra risparmiati dall’innalzamento delle acque.
Fra i ricchissimi la fanno da padroni gli azionisti del Consorzio delle multinazionali che controllano il web. Gli unici che si oppongono al Consorzio sono i giornalisti di Holly, il solo organo di informazione concepito e scritto da esseri umani invece che da robot.
E quando il Consorzio sta per mettere in rete un nuovo algoritmo, in grado di eliminare definitivamente il libero arbitrio, le poche speranze di salvezza sono nelle mani di Tess, bistrattata redattrice di una rubrica sui gattini… Accanto a Tess e agli altri giornalisti di Holly, incontreremo famiglie di migranti europei e newyorkesi, ingegneri del marketing e dei big data, azionisti spietati e riccastri spiantati, bambini e algoritmi, hackers e haters. E saranno tutti coinvolti da una catena di avvenimenti che può portare alla fine della specie che si è autodenominata Sapiens…”