Ambientato a Napoli l’ultimo libro di Chiara Lico, giornalista e scrittrice è un romanzo per ragazzi ma, adatto anche ad un lettore adulto
La scelta è il tema dominante. Giovani, bambini e adolescenti che lasciano la scuola scegliendo la strada più facile e a volte obbligata della malavita. Un uomo, Claudio che insegna il circo: trapezio, trampoli e a mangiare il fuoco, l’unica condizione che pone come educatore è ricominciare ad andare a scuola, ed essere promossi. Un tentativo di recupero, Claudio offre una possibilità diversa, apre una strada, quella della scelta. Ed è così che i protagonisti Ciro, il mangiafuoco e Principessa, trapezista e figlia di un boss, s’innamorano. Affrontano “Il rischio” di andare ogni giorno ad allenarsi nella palestra di Claudio, un rischio concreto e reale, di non far parte di un sistema predefinito. Ma anche il rischio positivo di sfidare il fuoco e sfidare l’aria. Manolo uno di loro viene ucciso, freddato con un colpo alla nuca, la palestra viene bruciata. Andare contro ai desideri e agli ordini può costare la vita. Ma con la determinazione che solo i giovani possono avere i due affrontano i pericoli, perché i sogni sono sogni e tutti hanno i diritti di averli.
Il finale commuove, il libro è scritto in maniera semplice e cruda.
Finestre temporali si aprono tra le pagine, dove passato presente e futuro s’intrecciano. Sicuramente un libro che fa pensare. Un libro ottimista che crede nei ragazzi del Circo di Barra.
Chiara Lico conobbe la realtà di questi ragazzi e degli educatori in occasione di un servizio effettuato per la Rai, da lì l’idea di scrivere questo libro per far conoscere una realtà diversa ai giovani di oggi. Dove l’amore è la rivoluzione in un contesto che non lo conosce, ed è anche la spinta per un futuro diverso.
“Il rischio” di Chiara Lico, edizioni Sinnos
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