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“Roma Arte in Nuvola” si conferma la passione per l’arte moderna e contemporanea

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Roma Arte in Nuvola 2024

La quarta edizione di “Roma Arte in Nuvola” ha numeri incredibili di visitatori che superano quelli dello scorso anno (35.000) arrivando a 38.000. Ideata da Alessandro Nicosia prodotta da Creare Organizzare Realizzare (C.O.R.) ed Eur S.p.A. con la direzione artistica di Adriana Polveroni dimostra ancora una volta l’interesse per l’arte e la cultura

Roma Arte in Nuvola, nella sua edizione 2024, ha confermato ancora una volta la sua posizione di punto di riferimento per l’arte contemporanea in Italia, offrendo ai visitatori un’esperienza culturale unica e immersiva. Nei suoi giorni di apertura, la fiera ha presentato un’offerta artistica ricca e diversificata, che ha spaziato tra 140 gallerie nazionali e internazionali, portando sotto un unico tetto opere di straordinaria qualità e valore, tanto visivo quanto concettuale.

La Mucciaccia Gallery, galleria d’arte contemporanea di Roma, Londra, Cortina e Singapore si conferma come uno degli spazi più dinamici e innovativi della scena artistica nazionale e internazionale. La galleria ha saputo distinguersi per la qualità delle sue proposte, creando un dialogo stimolante tra tradizione e innovazione, e attirando un pubblico variegato, dalla critica d’arte al collezionismo internazionale. A Roma Arte in Nuvola 2024, Mucciaccia Gallery ha presentato opere di altissimo livello, rafforzando la sua posizione di punto di riferimento per l’arte contemporanea nella capitale.

La Galleria Tornabuoni Arte e Piero Dorazio: il maestro dell’astrazione e il colore come linguaggio

Piero Dorazio, uno dei massimi esponenti dell’astrazione italiana del Novecento, è stato celebrato a Roma Arte in Nuvola 2024 con una selezione di opere che hanno confermato la sua immensa influenza sulla pittura contemporanea. Artista che ha saputo coniugare il dinamismo della forma con la purezza del colore, Dorazio è un punto di riferimento imprescindibile per tutti coloro che desiderano comprendere le radici dell’arte astratta.

Le sue tele, caratterizzate da una geometria fluida e vibrante, sono la testimonianza di un costante desiderio di rinnovamento formale e concettuale. L’uso del colore, per Dorazio, non è mai un semplice elemento decorativo, ma una vera e propria lingua capace di esprimere emozioni, sensazioni e concetti complessi. La sua pittura, infatti, non è statica: ogni linea, ogni colore sembra in continuo movimento, dando vita a un linguaggio dinamico che sfida le convenzioni artistiche. L’artista ha sempre cercato di superare il limite della superficie pittorica, facendo entrare nella sua arte la dimensione del tempo e del movimento.

Roma Arte in Nuvola 2024: Ronal Bejarano e Emilio Isgrò, due voci potenti nell’arte contemporanea 

Tra le numerose opere e artisti che hanno animato l’edizione 2024 di Roma Arte in Nuvola, due nomi hanno catturato particolarmente l’attenzione del pubblico per la loro originalità e capacità di esplorare temi complessi e universali: Ronal Bejarano e Emilio Isgrò.

La Galleria Elena Ferrari espone Ronal Bejarano: l’arte tra simbolismo e poesia visiva

Ronal Bejarano, giovane artista honduregno, ha esposto al pubblico una selezione delle sue opere che incrociano diverse dimensioni del pensiero e della sensibilità contemporanea. Le sue creazioni, che spaziano dalla pittura alla scultura, si caratterizzano per un linguaggio visivo che attinge tanto dalla tradizione quanto dalla sperimentazione, creando un’atmosfera sospesa, tra il figurativo e l’astratto.

In particolare, la sua recente produzione si inserisce all’interno di una ricerca che mescola l’espressionismo astratto con elementi figurativi. Le sue tele, segnate da pennellate decise e stratificazioni cromatiche, sono accompagnate da suggestioni visive che rimandano a mondi onirici, tra figure umane, elementi naturali e simboli misteriosi. In una società sempre più dominata dalla velocità e dalla superficialità, Bejarano cerca di riportare l’arte alla sua funzione più originaria: quella di fermare il tempo e di farci riflettere sul nostro essere.

Emilio Isgrò con la Galleria Gaburro: il maestro dell’annullamento e della memoria

Emilio Isgrò, artista che ha segnato la scena dell’arte contemporanea italiana con le sue iconiche cancellazioni, è stato protagonista di un momento centrale all’interno di Roma Arte in Nuvola 2024. La sua opera, intrisa di un forte impegno sociale e politico, si riflette nella sua capacità di rielaborare la parola e la scrittura, annullando il significato attraverso l’eliminazione fisica dei segni.

Le cancellature di Isgrò, in particolare quelle realizzate su pagine di libri o su testi di grande valore storico, sono diventate un marchio distintivo del suo linguaggio artistico. Ogni cancellatura è un atto che rimanda a una riflessione sulla memoria, sul potere delle parole e sulla fragilità del sapere umano. Nella sua pratica, l’annullamento non è mai distruzione, ma piuttosto una forma di rivelazione: ciò che rimane dopo la cancellatura è il vuoto che suggerisce nuove interpretazioni, nuovi significati.

L’opera di Isgrò, quindi, diventa un invito a riflettere sull’importanza della memoria storica, sulla responsabilità di preservare il passato e, al contempo, sulla necessità di guardare al futuro con un atteggiamento critico. La sua arte, sempre potente e provocatoria, ci sollecita a interrogarci sulla fragilità delle parole e sulle narrazioni che formano la nostra identità collettiva.

L’edizione 2024 di Roma Arte in Nuvola ha presentato una varietà di opere straordinarie, ma tra quelle che hanno davvero colpito il pubblico spicca Roberto Bernardi con la Galleria Punto sull’Arte uno dei massimi esponenti dell’iperrealismo contemporaneo. Tra le sue opere in mostra, un’attenzione particolare merita “Equilibristi “, un lavoro che fonde alla perfezione tecnica e concetto, trasportando l’osservatore in una riflessione sulla fragilità dell’equilibrio e sulla precisione del dettaglio.

“Equilibristi” cattura una composizione dinamica di Oreo, le celebri merendine, sospese in un equilibrio perfetto, tra riflessi e ombre che sembrano quasi vivi. Bernardi riesce a rappresentare con una verosimiglianza incredibile l’effetto di luci e riflessi sulle superfici degli oggetti, dando una sensazione di tridimensionalità che coinvolge immediatamente lo spettatore.

Liu Bolin: l’artista che diventa parte dell’ambiente

Liu Bolin, celebre per le sue performance artistiche in cui si camuffa tra oggetti e paesaggi, ha presentato alcune delle sue opere più iconiche, tra cui una selezione della sua famosa serie “No war”. In queste immagini, Bolin si dipinge meticulosamente con colori che lo rendono praticamente invisibile, mimetizzandosi con ambienti naturalistici ed urbani in scenari iconici. Le sue fotografie sono vere e proprie riflessioni sulla relazione tra l’individuo e la società, in cui l’artista esplora tematiche di invisibilità, alienazione e il ruolo dell’arte nell’affrontare questioni sociali e politiche.

Daniele Sigalot: Un ritratto di chiunque, ovunque

Daniele Sigalot è un artista che da anni esplora la relazione tra l’individuo e la sua rappresentazione, creando opere che interrogano la nostra percezione di identità, visibilità e individualità. Il suo progetto “Un ritratto di chiunque, ovunque” si concentra sull’idea che ogni persona, in qualsiasi parte del mondo, meriti un ritratto, ma senza la tradizionale attenzione all’aspetto fisico, alla provenienza o alla notorietà. Sigalot capovolge l’idea di ritratto come rappresentazione unica di un individuo e la trasforma in una riflessione collettiva sulla democrazia dell’immagine.