In scena al Teatro degli Audaci nel terzo municipio lo spettacolo “Toro sedato” di Rodolfo Laganà fino al 1° dicembre con le scene curate da Alida Cappellini e Giovanni Licheri e le musiche originali di Sasà Flauto
Sulla scena pochi oggetti: un tavolo e qualche soprammobile e, accanto lui seduto su una vecchia sedia, l’indiano metropolitano molto “capitolino” che ironizza sulla complessa disciplina del “far finta di non capire”.
“Avevo voglia di tornare allo show e con Roberto Corradi e Paola Tiziana Cruciani abbiamo dato vita a questo personaggio, Toro sedato un indiano romano capostipite dell’arte di farel’indiano” racconta Laganà.
Già perché l’espressione “fare l’indiano” sembra nascere quando gli indiani di fronte ai conquistatori americani non capendo la loro lingua rimanevano in silenzio indifferenti.
Lo show esplora le motivazioni dell’affermarsi del fenomeno per il motivo opposto.
Toro sedato sostiene durante il suo monologo che “proprio quando abbiamo capito bene facciamo finta di non capì…”, maniera molto italiana per superare le difficoltà e secondo lui ” noi a Roma è una vita che facciamo finta di non capì…abbiamo cominciato a fare gli indiani ancora prima che li scoprissero gli indiani…”
Direi una perfetta filosofia di vita che ci scarica da ogni responsabilità in qualsiasi situazione ad esempio quando il nostro amato pelosone la molla sul marciapiede e ci accorgiamo di aver lasciato le bustine a casa per raccoglierla e ci allontaniamo facendo finta di niente oppure quando nel sacco della differenziata in realtà infiliamo di tutto!
Toro sedato esplora con volo pindarico le nostre fobie e manie; da Facebook che ci costringe a festeggiare compleanni di persone che neanche conosciamo fisicamente alla paranoia che ci assale davanti al bancomat pensando di essere spiati da una vecchietta che ci sorride.
A Toro sedato uomo che si definisce “di mezza età” e che ha sempre pensato che nella vita non è importante vincere ma non partecipare rimangono solo i sogni come unico spazio libero perché sono pura fantasia.
Sogna di essere un angelo che vola sulla zona est di Roma alle sette di mattina, vede tutti fermi nel traffico della tangenziale, chi si trucca nello specchietto retrovisore, chi telefona, chi legge e chi si scaccola…tutti a correre per far prima. Ma prima di chi?
Ed il suo volo prosegue sul centro storico visto dai romani come una donna da conquistare ma impenetrabile…vigili, transenne.
“Roma eterno e immenso luna park illuminato, alcune città hanno i fari, altre i riflettori ma una sola ha un occhio di bue: Roma!”…parola di Toro Sedato, Augh, anzi Ahó!!!
” Toro Sedato” al Teatro degli Audaci sarà in scena fino al 1°dicembre 2019.
Flavio De Paola presenta la stagione 2019-2020 del Teatro degli Audaci