Home Musica Retape si chiude con Artù, Orchestraccia, The Niro e Lillo

Retape si chiude con Artù, Orchestraccia, The Niro e Lillo

0
The Niro
Ieri 3 giugno si è conclusa la seconda serata della Woodsotck romana Retape. Gli artisti sul palco si sono esibiti sotto il cielo stellato della Cavea all’Auditorium Parco della Musica fin dal tardo pomeriggio

Un pubblico un po’ freddino ad accogliere le band. Forse sono stati più appassionati nella prima parte, quando il sole doveva calare e in apertura hanno suonato i Bamboo con i loro “strumenti elettrodomestici” e Artù che ha presentato il suo ultimo singolo “Ti voglio”, un inedito di Rino Gaetano uscito il 5 maggio scorso.

Reduce dalla serata precedente a Piazza Sempione dedicata al cantautore, Artù ha cantato e suonato con la chitarra acustica i suoi ultimi brani usciti, uno più bello dell’altro, tra cui “Roma d’Estate” seguendo il filone degli “stornelli romani” della serata.

Gli Ardecore durante l’intervista dopo lo show si sono definiti autori blues, soprattutto nelle prime canzoni della loro carriera. Il parallelo con la canzone tipica romana si ritrova soprattutto nei brani di tradizione “noir” dal gusto triste e popolare.

Mesa la giovane cantautrice, scrive parole fin da bambina e approda nel pianeta folk proprio sul palco dell’ Auditorium conquistando con le sue parole dolci e sussurrate.

Di una bravura eccezionale è The Niro a cui, terminata l’esibizione, abbiamo fatto alcune domande riguardo alle sue ultime canzoni scritte in italiano.

“Nasco batterista, amo le percussioni e all’inizio scrivevo solo in inglese. Comporre e cantare nella mia lingua è un approccio che ho intrapreso cinque anni fa, per me è una nuova sperimentazione. Scrivere in italiano mi fa avvicinare a parti più profonde di me. Il nuovo disco a cui sto lavorando e che uscirà in autunno, forse si chiamerà Borderline ed è interamente in italiano.

Nei testi delle mie nuove canzoni, racconto alcune mie fasi a livello interiore e le difficoltà di rapportarsi a livello psicologico agli altri. In questo primo album in italiano, la protagonista è la relazione, dal primo momento dell’incontro, al malessere e all’inganno fino a quando decidi se te ne andrai o la continuerai.

L’ultimo brano del nuovo disco che si chiama Lontanissimo all’inizio lo avevo chiamato TRAPPIST (deriva dall’annuncio che fece la NASA del Sistema Solare simile al nostro) nel brano io parto verso questo TRAPPIST. Nella prima parte del testo lascio tutti abbandonando con rabbia la Terra, mentre nella seconda parte cerco di espiare i miei sensi di colpa”.

Le ragazze del gruppo Los Tres Saltos, saltano e ballano con ritmi che ricordano quelli dalla Bandabardò. Restano comunque artiste eccezionali e originali, senz’altro una scoperta.

Los Tres Saltos

Un po’ sottotono l’Orchestraccia, a cui forse, mancava il solito pubblico appassionato, non sono riusciti a scaldare neanche un po’ la platea di Retape. Torneranno in cavea il 17 giugno, speriamo più carichi.

L’energia che non ha trasmesso l’Orchestraccia è stata pienamente gustata con Lillo che si è dimostrato un ottimo musicista e intrattenitore. L’entusiasmo e la qualità oltre alla scelta della musica hanno dato quell’energia che era mancata in chiusura di serata e che ha raggiunto il culmine con il Piotta dove, finalmente, si ballava.

Gino Castaldo, la voce di Back2Back su Radio 2 ha presentato le serate in compagnia della sua cultura musicale grazie al direttore artistico Ernesto Assante. Gino incanta ed è un piacere ascoltarlo sia in radio che dal vivo.

Photo: Riccardo Musacchio