Il musical liberamente ispirato a l’opera Turandot di Giacomo Puccini ha come protagonista Lorella Cuccarini che, molto amata, continua dopo dieci giorni di repliche, a fare sold-out
Lorella Cuccarini è Turandot, nello spettacolo canta e balla, accompagnata da Pietro Pignatelli nel ruolo del Principe Calaf . I costumi principeschi e le scenografie incredibili di Alessandro Chiti rendono lo spettacolo una favola perfetta.
Il musical è stato amato soprattuto dal pubblico di bambini, anche se la platea era gremita anche da adulti coinvolti e partecipi. La competizione con l’opera era difficile da sostenere, tuttavia cambiando genere, il regista (Maurizio Colombi) è riuscito ad ottenere un enorme successo.
Lorella non è cambiata, sempre la stessa, immutabile e giovane, mette allegria e coinvolge gli spettatori oltre a lasciare a bocca aperta soprattutto le bambine, per il portamento, nell’indossare gli abiti luccicanti e regali di Francesca Grossi.
La trama è stata alleggerita, ha un suo finale, d’altronde Puccini non aveva mai terminato l’Opera , e si adatta al gusto dei più piccini.
Turandot, la cattiva e perfida regina vittima di un incantesimo da oltre dieci anni, vive in un regno ove gli uomini indossano una maschera per non incrociarne lo sguardo e rimanerne stregati. Le tre streghe sue consigliere le suggeriscono di sposarsi solo con colui capace di risolvere i tre enigmi presi dal “melo magico”.
Un susseguirsi di pretendenti spavaldi perderanno la testa decapitati dalla spada della regina, incapaci di risolvere tutti gli indovinelli.
Il principe Calaf, incuriosito dalla bellezza leggendaria di Turandot, riesce a incontrarla entrando nella sua stanza di notte, senza mostrarsi, abbracciandola e sciogliendo con il suo calore il cuore della Regina di Ghiaccio che se ne innamora all’istante. Sarà lui il successivo pretendente a sfidare gli enigmi sostenuto dalla Dea della Luna Chang’è (Daniela Simula) e il Dio del Sole Yao (Sergio Mancinelli). Entrambi lo accompagneranno alla vittoria “preparandolo” con frasi di Confucio e prevedendo il futuro. Calaf nascosto da una maschera risolverà gli enigmi, ma la regina lo vorrà decapitare all’istante, innamorata dello sconosciuto incontrato la notte.
Emozioni, sussulti dei bambini e frasi innocenti del tipo ” Mamma ,ma sono stati davvero decapitati tutti?” hanno colorato lo spettacolo, mentre le musiche, le luci stroboscopiche, la neve e il fumo ne hanno accentuato l’atmosfera magica.
Il finale è stato confezionato appositamente dal regista per il pubblico, e ha trovato consensi e applausi appassionati.
Tra gli attori a parte i protagonisti, spiccano per simpatia e bravura soprattutto la Dea della Luna, piccola e brava nelle movenze e il divertentissimo Dio del Sole. Anche i tre eunuchi Ping, Pong e Pang, gli unici uomini che possono avvicinare la regina sono caricature divertenti.
In scena ancora per pochi giorni e anche la sera di Capodanno, da non perdere se avete bambini e soprattutto bambine, una favola per tutti.
Al Teatro Brancaccio fino al 7 gennaio 2018 ma la compagnia proseguirà la tournée a Bologna, Torino e Messina.
Photo: Igino Ceremigna
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