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La moda, esemplari unici di haute couture, alle Uccelliere Farnesiane con “Rara Avis” dal 24 aprile

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Thierry Mugler, Haute Couture primavera/estate 1997, Les Insectes. Abito-guaina in velluto con ali di piume multicolori Modella: Simonetta Gianfelici (da specificare in didascalia) Credito fotografico: Photo by Patrice Stable. Courtesy of Mugler

La mostra “Rara Avis”, curata da Sofia Gnoli e con l’organizzazione e la promozione del Parco archeologico del Colosseo, situata all’interno dei due padiglioni allestiti nelle spettacolari Uccelliere Farnesiane in stile rinascimentale e barocco con l’incredibile vista su l’Antica Roma. Esposti esemplari unici di abiti e accessori di haute couture fino al 21 luglio

“Rara Avis” uccello raro è il nome del filo conduttore della mostra la cui tematica sono appunto gli uccelli, il volo, le ali e tutto ciò che vi rotea attorno, dagli abiti di haute couture agli accessori. I due padiglioni all’interno degli Orti Farnesiani del Palatino, il primo giardino botanico del mondo, voluto nel XVI secolo dal cardinale Alessandro Farnese e restaurato tra il 2015 e il 2018. Location scelta appositamente per celebrare la moda e l’arte. I temi della mostra si sviluppano in tre sezioni: “Il Mito”, “Caleidoscopiche Visioni e Le ALI irreALI, reALI” e “La alata fantasia della mitica Anna Piaggi”.

L’inaugurazione, spettacolare, con il tramonto sul Parco archeologico del Colosseo valorizzato da Alfonsina Russo la direttrice che ha reso possibile il magico intreccio tra haute couture e storia di Roma accentuandone ancora di più la bellezza.

“Il Mito” e il divino grazie all’intreccio di piume bianche e nero-oro dedicata a Giovanni Gastel e al suo scatto “Zeus in forma di cigno e Leda”, 1990. Dior prosegue la mostra con  l’abito cigno di Maria Grazia Chiuri  dedicato al mito di Leda e il cigno nero.

Non poteva mancare Donatella Versace e l’abito creato per Katy Perry per il Gala del Met Museum del 2018 e l’abito metallizzato interamente ricoperto di piume plissettate di seta non violenta di Tiziano Guardini “La vittoria del Colibrì” e il copricapo di Stephen Jones “Angel or Devil”.

Atelier Versace by Donatella Versace per Katy Perry, Met Gala, New York, 2018

In “Caleidoscopiche Visioni” lo spettatore viene portato in un viaggio surreale con abiti in stile esotico come quello farfalla di Thierry Muller indossato nel 1997 da Simonetta Gianfelici presente alla mostra o il Dolce & Gabbana, Iris Van Herpen, Jean-Paul Gaultier, Capucci, Prada e Gucci.

Gucci for Florence Welch, Met Gala, NY 2019
La sezione dedicata ad Anna Piaggi espone i copricapi di Elsa Schiapparelli, 1940 e di Mirko Tomei che, presente alla mostra ci racconta un aneddoto meraviglioso sull’eccentrica scrittrice e giornalista appassionata di cappelli.

In un momento di amore per la tematica uccellini e pappagalli, Piaggi commissionò a Tomei l’esemplare esposto e, come dichiara lui in una frase che racchiude l’anima di Anna per lei “Una rondine faceva Primavera”.

Mirko Tomei, 2000 Copricapo con uccellini piume, tulle e raso- Cortesi of Associazione Anna Piaggi @Sara Cacciarini

Un viaggio onirico all’interno di un’architettura unica in un luogo particolarmente suggestivo che parte dal percorso per salire alle Uccelliere in mezzo ai giardini meravigliosi degli Horti Farnesiani, salendo e “guadagnandosi” dopo la salita il sogno di piume, miti, uccelli e colori accentuati dalle proiezioni luminose all’interno delle sue stanze.

La mostra “Rara Avis” è accompagnata da un catalogo edito da Marsilio Arte dove, accanto al testo di Sofia Gnoli, sono presenti saggi di Emanuele Coccia, Karen Van Godtsenhoven, Peter McNeil, Natsumi Nonaka e Simona Segre Reinach.