La mia esperienza con il POUND® nasce dal desiderio di provare nuove lezioni in palestra, dopo anni di corsi l’assuefazione è normale e cercare la novità diventa necessario, soprattutto quando sono divertenti!
Valeria Mazzara è un’insegnante curiosa e molto attiva, ama le novità e sperimentarsi. Un paio di anni fa navigando in cerca di nuove idee per i corsi s’imbatte nelle lezioni con il tamburo basso. Portarlo alle lezioni era troppo complicato così Valeria continua la ricerca approdando al POUND® già in voga negli States. La disciplina americana fu inventata da Kirsten Potenza e Cristina Peerenboom, entrambe percussioniste, dopo che una sera, trovandosi a suonare in un locale con una band senza sgabelli, si accorsero che i movimenti in sospensione simulavano esercizi ginnici. Era il 2011, da allora questa disciplina ha avuto sempre più successo in America fino ad arrivare anche qui in Italia.
Valeria da quando ha scoperto questo allenamento, si è messa a frequentare tutti i corsi di formazione, fino ad arrivare quest’anno ad organizzare le lezioni Master.
POUND® è una lezione cardio, ma non solo, lavorano anche i glutei, l’addome, le gambe e si puo’ scegliere se praticarla a basse intensità oppure più intense calibrando la propria potenza. Si tratta di una lezione di tonificazione ad alto impatto, dove si brucia suonando la batteria. Il ritmo rock coinvolge, occupa la mente e di conseguenza fa lavorare di più. “Pounding drums, losing pounds!” . Il motto si basa su un gioco di parole: Pound la libbra (peso, calpestare le percussioni) losing pound (perdere peso).
Le bacchette Ripstix, arrivate direttamente dall’America sono di un colore intenso e sgargiante. L’impugnatura è semplice e permettono con la loro leggerezza di scatenarsi seguendo i ritmi coinvolgenti.
La palestra ONE Fitness club ha accolto la Masterclass di Valeria dimostrando apertura verso le novità.
La classe era piena, nonostante la bellissima e calda domenica romana.
Le allieve, solo donne, di tutte le età, io ero la più vecchietta. Dopo una prima spiegazione dell’insegnante su cosa fare e quali limiti rispettare, per non farsi travolgere troppo dal ritmo e risvegliarsi magari il giorno dopo doloranti, abbiamo iniziato.
Con le prime musiche, nonostante la fatica a tutte è venuta voglia di continuare, il tempo è volato, 45 minuti sono pochi perché l’entusiasmo sale e riuscire a superare i propri limiti crea una sensazione di euforia contagiosa. Siamo riuscite tutte ad arrivare al tanto sospirato stretching finale, contente di iniziare con ritmo una domenica mattina.
Brava Valeria e brave tutte, a quando la prossima Masterclass?
[author title=”Title” author_id=””]