È da qualche anno che sentiamo parlare dei progetti e delle campagne “plastic free”. Ma di cosa si tratta? Sono iniziative che mirano ad evitare lo spreco di plastica e materiale inquinante
La plastica è altamente nociva vista la produzione sempre maggiore e la difficoltà ed i costi del riciclo.
Oltre alla plastica anche le microplastiche rappresentano un problema per la gestione della “marine litter”*.
Le microplastiche sono briciole di polimeri più grandi,le cosiddette “plastiche prime”.
Quando la plastica finisce in mare si discioglie in frammenti più piccoli a causa dell’effetto dei raggi solari, a causa del vento, delle onde e dei microbi.
E non dimentichiamo che la plastica ingerita dai pesci, dai molluschi e dai crostacei finisce anche nei nostri piatti rilasciando inquinanti che interferiscono col sistema endocrino fino a produrre alterazioni genetiche. Le microplastiche si trovano anche nei prodotti cosmetici e di igiene personale come creme e dentifrici.
Di solito di dimensioni inferiori ai 5mm e passano facilmente attraverso i filtri delle acque reflue rendendo impossibile il loro recupero.
Una delle proposte della Comunità europea prevedeva il bando dei bastoncini di plastica non biodegradabili per la pulizia delle orecchie ( da gennaio 2019) dei piatti di plastica e delle posate.
Entro il 2025 gli stati membri devono raccogliere il 95/100 delle bottiglie di plastica monouso.
Per diventare più consapevoli del problema anche il WWF lancia l’iniziativa “Generazione Mare” che prevede una maratona estiva di pulizia dei litorali con centinaia di volontari a ripulire le spiagge dalla plastica.
In realtà questa bella iniziativa è stata già vissuta da me il 9 maggio scorso a Cala del Cefalo in provincia di Salerno.
Con la partecipazione di alcuni studenti dell’Istituto Croce Aleramo di Roma, la FIV (Federazione Italiana Vela) locale, ASD Cilento a vela, Legambiente e WWF, Comune di Marina di Camerota, capitaneria ed associazioni balneari abbiamo passato la mattinata a ripulire dalla plastica e da altri materiali inquinanti questa meravigliosa cala.
Decine di sacchetti della spazzatura stracolmi, copertoni ed anche una bombola del gas!
La parola d’ordine è quella di diventare cittadini attivi e consapevoli per la salvaguardia del pianeta.
*Il marine litter consiste in oggetti costruiti ed adoperati quotidianamente dall’uomo e poi abbandonati o persi lungo la linea di costa ed in mare.
Risposte e dubbi davanti ad una bottiglia di plastica vuota.