Annunciato su Instagram il giorno di Natale dallo stesso regista “Pare parecchio Parigi” è l’ultimo film scritto e diretto da Leonardo Pieraccioni, prodotto da Levante e Rai Cinema con Chiara Francini, Giulia Bevilacqua e Nino Frassica sarà nelle sale italiane dal 18 gennaio
Conosciamo Pieraccioni per le sue commedie semplici, fresche e allegre che arrivano però sempre a toccare l’anima e a commuovere il pubblico.
Questa favola è ispirata ad una storia vera come citato nei titoli di coda del film: “Questa storia è liberamente ispirata ai fratelli Michele e Gianni Bugli che nel 1982 partirono con il padre malato in roulotte e gli fecero credere di essere arrivati a Parigi. Viaggiarono non uscendo quasi mai dal loro podere. Il film è dedicato a loro. E a tutti i sognatori”.
Ed è proprio così che ci sia sente dopo aver visto “Pare parecchio Parigi” con il desiderio di realizzare un sogno o di fare ciò che non si è mai fatto e anzi, di non perdere tempo, farlo subito.
La famiglia Cannistraci con i suoi insoluti è al centro della trama del film, un padre (Nino Frassica) tutta la vita assente per i tre figli che si ritrovano in ospedale al suo capezzale.
Un padre che non c’è mai stato alle recite, ai compleanni, nei momenti critici, sempre concentrato sulla sua carriera. Ed ora che i ruoli si sono invertiti i figli devono fargli da genitore con tutti i rancori apparentemente insuperabili che si portano dentro. Ma che poi vengono spazzati via dal piacere di stare insieme.
Il piacere della semplicità realizzando il sogno di una vita andare fino Parigi, solo che Arnaldo (il padre) è ormai è vecchio così i tre figli simulano il viaggio all’interno del maneggio di Pieraccioni rispettando tutte le tappe del lungo viaggio, Bologna, Aosta, la dogana, i paesaggi di montagna compresi i camosci e l’orso fino ad arrivare alla Tour Eiffel.
Applicando la “teoria del criceto podista” che dopo alcuni minuti passati a correre sulla ruota della gabbietta non sa più dov’è, loro girando in tondo all’interno del maneggio confondono l’orientamento di Arnaldo facendogli credere di essere in viaggio per la capitale francese.
Un viaggio per ritrovarsi e confrontarsi su tutto ciò che non è mai stato detto e, per questo, non c’è bisogno di andar lontano, fino Parigi.
Nino Frassica tiene la scena in ogni fotogramma della pellicola con il suo modo di fare non recitato, che è il suo e fa ridere e sorridere, divertenti anche gli altri personaggi, semplici senza troppe pretese adatti a un film del dopo Natale per cominciare l’anno con i sentimenti e in semplicità.
Nel cast anche lo storico Massimo Ceccherini che interpreta “il cattivo” che vive con la madre (Gianna Giacchetti) a bordo del podere e che osserva tutti i giri del camper nel viaggio “fino alla Parigi immaginaria” cercando di boicottare il più possibile l’avventura della famiglia.