Portato in città a piazza Venezia dalle montagne del Trentino, Spelacchio si è trovato subito male, il clima di dicembre era inusualmente caldo
Piano piano ha incominciato ad incupirsi a perdere gli aghi, proprio quello che accade agli stessi abeti che si mettono o si mettevano negli appartamenti una volta.
Ma Spelacchio era a Piazza Venezia, l’aridità climatica è stata ricambiata dall’amore dei romani e non solo.
Perché i romani sono così, si adattano e vedono il positivo in ogni cosa, ma soprattutto amano la loro città nonostante i disagi. Spelacchio è stato subito accolto bene da adulti e bambini che
con empatia si sono immedesimati nella sua vita immobile e intrappolata in un tragico destino. Ne è scaturito fuori un libro scritto da Easterino Alive di dei Merangoli Editore, 2018. Una raccolta di foto, bigliettini, pensieri, fotografie, poesie e disegni di esseri umani verso questo povero e caduco abete. Alcuni messaggi, anzi molti con uno sfondo politico pre-elettorale, altri dolci e delicati dei bambini, altri vere poesie d’autore.
Come un Pasquino moderno, così Spelacchio risveglia l’ironia surreale, affettuosa ma pur sempre irriverente del pubblico romano che gli rende omaggio come fosse l’ottavo re di Roma che cinto d’alloro, non sulla sommità, ma ai piedi, languido e mesto “Pare che dorme…”.
Perché anche se Spelacchio è diventato l’11 gennaio da Abete rosso della Val di Fiemme a casetta di legno per mamme e bambini è stato molto amato nella Capitale.
Aesterino Alive nasce e vive a Roma. Inizia da giovanissimo la sua collezione compulsiva di figurine, biglietti già obliterati del Metrobus e frasi amorose dei cioccolatini.
Oggi pubblica la sua più entusiasmante raccolta di “Pare che dorme…” dedicata a #Spelacchio.
PARE CHE DORME…
L’IPERBOLICA PARABOLA DI SPELACCHIO, L’ABETE Più SFIGATO DI ROMA
dei Merangoli Editrice – A CURA DI AESTERINO ALIVE
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