Al Teatro Belli continua la rassegna dedicata alle nuove frontiere della scena britannica proponendo sempre nuovi spunti intellettivi. Con “Out of Love” il tempo è un disordinato filo conduttore nella rappresentazione della vita dei tre protagonisti
Il tempo scritto su un cartone e sottolineato con un gesso nero a scandire gli anni è l’unico riferimento per lo spettatore che viene trasportato nel passato, nel futuro e nel presente senza un ordine cronologico.
La storia delle due giovani protagoniste legate da un’amicizia profonda risente della vita e delle vicissitudini ad essa legate. La povertà aleggia sulla scena, il duro lavoro in miniera delle famiglie, destino anche troppo ovvio per ogni scelta sbagliata e imperdonabile. Le bambine sulla scena crescono e poi ritornano piccole in un arco temporale di trent’anni. Soffrono, amano, litigano e giocano con la vita. I loro destini le porteranno lontane quando Lorna vincerà un posto all’università e Grace rimarrà incinta. Qui le debolezze dell’una prenderanno il sopravvento sulla forte determinazione dell’altra.
Entrambe in ogni caso sole.
Il testo della drammaturga Elinor Cook vincitrice nel 2013 del premio come “Drammaturga Più Promettente” è tradotto da Maurizio Mario Pepe e messo in scena da Niccolò Matcovich. La rappresentazione risulta leggermente sincopata. Forse si tratta di una scelta di regia. Le attrici nel ruolo di bambine introiettano poco il personaggio manifestando più coi gesti che con l’essere. Il risultato è una confusione in cui le differenze tra passato e presente spesso sono molto sottili e forse andrebbero evidenziate di più. Molto interessante invece la scenografia con in primo piano un carrello da minatore come macchina del tempo che trasporta le protagoniste Grace (Livia Antonelli) e Lorna (Dacia Dacunto) e, talvolta, assume anche il significato di casa.
La pièce ci propone uno spaccato sull’amicizia con tutti i turbamenti ad essa legati durante una vita intera in cui il ruolo dei diversi personaggi maschili interpretati da Livio Remuzzi sono solo marginali.
La rassegna Trend continua al Teatro Belli fino al 21 dicembre 2019.