Dolores Fonzi e Valerio Mastandrea protagonisti di “Nonostante” il film presentato alla 81esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia ottiene intensi applausi dal pubblico. Prodotto da Valeria Golino, Viola Prestieri, Francesco Totò, Oscar Glioti, Moreno Sani e Malcom Pagani insieme a HT Film, Damocle, Tenderstories e Rai Cinema. Nel cast Laura Morante, la sceneggiatura è del regista insieme a Enrico Audenino
Un’idea senz’altro originale, nei primi fotogrammi non si percepisce cosa stia accadendo, ambientato in una clinica da colori pastello insipidi e senza personalità, Lui (Valerio Mastandrea) sembra essere invisibile, eppure dialoga con altri pazienti, anche se, con disinvoltura, per spostarsi si lascia trasportare dai mezzi più insoliti, ancora una volta come se fosse invisibile, nessuno lo vede, gli parla o lo saluta. Passano così i primi minuti del film in cui lo spettatore non sa dove collocarlo, fino a quando ci si rende conto che Lui è solo un’anima, il suo corpo è immobilizzato a letto, in coma. Ma non è una storia di disperazione anzi la sceneggiatura porta lo spettatore in un viaggio d’amore, quando arriva l’anima di Lei (Dolores Fonzi) vittima di un incidente stradale.
E allora le giornate da lunghe e monotone divengono appassionate alla scoperta dell’innamoramento in una dimensione nuova, insolita, alla scoperta di una nuova forma di attrazione, la routine di Lui non è più così allettante, i gesti, le abitudini, gli amici perdono quasi il loro spazio nella quotidianità turbata da Lei.
Un amore fresco e inaspettato nonostante la situazione tragica, nasce il desiderio di rimanere nel limbo, per sempre.
Mastandrea usa poche inquadrature, le scene sono girate quasi tutte nell’ospedale, che diventa una giostra di divertimento per Lui che si lascia trasportare da una parte all’altra, invisibile e poi un mare unico spazio aperto in cui fuggire e guardare con Lei l’orizzonte con il timore abbracciati che uno dei due si svegli.