La XIV del Festival delle Scienze edizione chiude con 65 mila presenze di cui 50 mila presenze solo in Auditorium con 29 mila studenti protagonisti delle attività educational e 15 mila partecipanti negli altri luoghi del Festival
Segno che la scienza in realtà appassiona. Gli oltre 500 appuntamenti hanno permesso di approfondire il tema dell’Invenzione celebrando i tre importanti anniversari a essa collegati: i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, il 50° anniversario dell’allunaggio dell’Apollo 11 e i 150 anni dalla creazione da parte di Dmitrij Mendeleev della Tavola Periodica.
Una vera e propria festa della Scienza a cui hanno contribuito l’entusiasmo e la curiosità dei 29 mila studenti, protagonisti delle attività educational, che hanno assistito a incontri, spettacoli, mostre, proiezioni, laboratori ed exhibit interattivi pronti a immergersi nelle meraviglie del genio e della creatività umana.
Un’edizione particolarmente vivace a cui hanno collaborato 10 partner scientifici, in cui le voci di alcuni tra i protagonisti più autorevoli del panorama scientifico e culturale nazionale e internazionale – come i due Premi Nobel per la Fisica 2018 Gerard Mourou e Donna Strickland.
L’invenzione è stata quindi messa in relazione con l’evoluzione dal Premio Pulitzer Jared Diamond, con l’arte e l’ambiente insieme alla fotografa di National Geographic Mandy Barker, con i misteri del cosmo insieme alla planetologa premiata da National Geographic Carolyn Porco e alla Rocket Scientist NASA e Awesome Woman Award 2017 Tiera Guinn Fletcher e persino con l’etica grazie a Sheila Jasanoff, pioniera nel campo degli Science and Technology Studies.
Anche le mostre sono state protagoniste del Festival, da “Il mondo della ricerca visto in compagnia dei grandi fumettisti italiani”, con i protagonisti Lupo Alberto, Nathan Never, Rat-Man, i Supereroi Marvel e Topolino e “La triste fine di un disegnatore di insetti” di Nicolò Falchi con le tavole realizzate per il museo di Entomologia e i suoi “20 ritratti disumani”.
In Cavea la grande installazione sonora interattiva Tone Tubes ha affascinato i bambini di tutte le età e non solo. Così come Metallophone, un mucchio di oggetti e strumenti metallici che diventano strumenti sonori.
Grande successo anche per il racconto social del #festivaldellescienze: le 14 dirette video per gli eventi nelle sale sono state visualizzate quasi 130.000 volte da 95.000 utenti differenti.
La diretta più seguita è stata l’evento “Planet or Plastic? Quale futuro per il mare?”, che ha visto l’intervento a distanza del cantante Marco Mengoni (testimonial dell’omonima campagna di sensibilizzazione lanciata dal National Geographic) e che da solo ha totalizzato più di 1.600 ore di trasmissione.
Passando a Twitter, più di 2.400 i tweet inviati dagli utenti con l’hashtag #festivaldellescienze, per un totale di 17 milioni e mezzo di visualizzazioni potenziali.
Inoltre, grazie alle National Geographic Experiences e alla APP per smartphone, che sfrutta le più moderne tecnologie in ambito di realtà aumentata, tutti i visitatori hanno potuto immergersi in un’altra dimensione, vivendo il Festival come mai prima.
Le prospettive della ricerca più avanzata sono state esplorate attraverso un programma articolato e multidisciplinare che, oltre all’Auditorium, è arrivato a coinvolgere 47 luoghi tra cui la fitta rete delle Biblioteche di Roma che anche quest’anno ha realizzato il progetto Eureka! Roma 2019 – promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale con la collaborazione di National Geographic, Agenzia Spaziale Italiana, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e il sostegno di Poste Italiane –attivando 30 biblioteche e 18 bibliopoint distribuiti in 15 municipi della città.
Prodotto dalla Fondazione Musica per Roma, con la partnership progettuale di Codice Edizioni, il National Geographic Festival delle Scienze è realizzato insieme a National Geographic.
In collaborazione con il MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale, realizzato con ASI – Agenzia Spaziale Italianae INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, con la partecipazione delle Biblioteche di Roma, dell’Ufficio italiano brevetti e marchi e dell’Archivio Centrale dello Stato, e dei partner scientifici CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica,IIT – Istituto Italiano di Tecnologia, ESA – Agenzia Spaziale Europea, GSSI – Gran Sasso Science Institute e Fondazione ISI. Educational Partner è Leonardo Company. Partner è Poste Italiane. Partner culturali sono Casa del Jazz, Fondazione Bioparco di Roma, MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Teatro di Roma, Musei in Comune Roma, Sapienza Università di Roma, Università di Roma Tor Vergata, Università degli Studi Roma Tre. Supporter è Fondazione Pirelli. Sponsor tecnici sono Topolino, Sekkei Sustainable Design e InformaSistemi communication & information technology.
Main media partner Sky, che ha proposto all’interno del Festival un incontro dedicato al proprio film d’arte Io, Leonardo e ha raccontato per tutta la settimana l’evento su Sky TG 24.
Media partner Radio3 Scienza che – da venerdì 12 a domenica 14 – ha raccontato il Festival in diretta dal foyer. Inoltre, il Festival è rientrato nella programmazione delle attività promosse dal Comitato Nazionale per la celebrazione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci.
Photo: Musacchio