130 eventi per un mese di programmazione in luoghi all’aperto. 10 sezioni e 28 prime di spettacoli italiani. A partire dall’autunno spazio agli internazionali con Dimitris Papaioannou, Jan Fabre, Ramzi Choukair e Sulayman Al-Bassam
Il teatro rinasce con te. È un invito a rivivere le emozioni del teatro lo slogan della tredicesima edizione del Napoli Teatro Festival Italia, la quarta diretta da Ruggero Cappuccio, realizzata – nonostante l’emergenza sanitaria – con il forte sostegno della Regione Campania e organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival, presieduta da Alessandro Barbano.
Inizialmente fissata per giugno e poi rinviata a causa della pandemia, la manifestazione torna con una ricca programmazione quasi interamente a cielo aperto che si declina tra teatro, danza, letteratura, cinema, video/performance, musica e mostre: 130 eventi, per un calendario di un mese, distribuiti in 19 luoghi tutti all’aperto con una sola eccezione: il Teatro di San Carlo.
Platee allestite nel rispetto delle distanze di sicurezza, divise tra Napoli e altre città della Campania (Salerno, Solofra, Pietrelcina e Santa Maria Capua Vetere), dove andranno in scena creazioni italiane e coproduzioni a conferma dell’attività produttiva della Fondazione.
L’edizione 2020 presenta 34 spettacoli di prosa nazionale, di cui 28 prime assolute, consolidando la struttura in sezioni, ormai tratto distintivo della direzione artistica firmata Cappuccio.
Italiana, Osservatorio, Danza, SportOpera, Musica, Letteratura, Cinema, Mostre, Progetti Speciali: il Festival rinnova la sua grande attenzione alla multidisciplinarità in un dialogo che mira a una visione organica e interdisciplinare dell’arte. La sezione Internazionale, che negli anni passati ha portato a Napoli grandi nomi della scena contemporanea, è stata invece riprogrammata a partire dall’autunno e vedrà in scena, tra gli altri, il coreografo greco Dimistris Papaioannu, l’artista belga Jan Fabre, e Ramzi Choukair e Sulayman Al-Bassam.
Con l’intento di supportare la ripresa di un settore in grave difficoltà in quest’anno segnato dalla crisi economica indotta dal Covid-19, NTFI conferma l’attenzione e il sostegno a favore di produzioni e compagnie del territorio campano e napoletano, insieme a tante realtà del panorama nazionale.
Tra i protagonisti di questa edizione Silvio Orlando, Vinicio Marchioni, Francesco Montanari e Gianmarco Saurino, Bruno Fornasari, Andrea De Rosa, Luana Rondinelli, Antonio Piccolo, Lino Musella, Federica Rosellini, Ciro Pellegrino, Laura Angiulli, Joele Anastasi, Salvatore Ronga, Lucianna De Falco, Francesco Saponaro, Lara Sansone, Vincenzo Nemolato, Chiara Guidi, Claudio Ascoli, Marcello Cotugno, Ettore De Lorenzo, Massimiliano Gallo, Alessio Boni, Gianni Farina, Sarah Biacchi, Lina Sastri, Franca Abategiovanni, Riccardo Pippa, Corrado Ardone, Ferdinando Bruni e Francesco Frongia, Federico Tiezzi e Sandro Lombardi, Roberto Rustioni, Enzo Vetrano, Stefano Randisi, Mario Scandale, Arturo Cirillo, Valentina Picello, Francesco Tavassi, Mariangela D’Abbraccio, Euridice Axen, e le compagnie Anagoor, Carrozzeria Orfeo, Casa del Contemporaneo, Nuovo Teatro Sanità, e Mutamenti/Teatro Civico 14.
Per la sezione Musica si avvicenderanno invece Roberto De Simone, Raffaello Converso, Pippo Delbono e Enzo Avitabile, i Foja, Stefano Valanzuolo con Sarah Jane Morris e i Solis String Quartet, Massimiliano Sacchi, Maria Mazzotta, Francesco Di Cristofaro, Valerio Sgarra, Ars Nova, Ciro Riccardi, EbbaneSis, i Folkonauti, Raffaella Ambrosino, Ambrogio Sparagna con Iaia Forte, Giada Colagrande, Roberta Rossi, Ivo Parlati e Nadia Baldi, Renato Salvetti e Antonella Ippolito. Nella sezione Danza si segnala la partecipazione del coreografo francese figlio di minatori di origine italiana Alexandre Roccoli.
La collaborazione con il Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale si concretizza attraverso la coproduzione di due spettacoli inseriti nella sezione Progetti Speciali del Festival con Mimmo Borrelli, Renato Carpentieri, Claudio Di Palma.
Tra gli altri protagonisti della sezione del NTFI, da anni ormai terreno di sperimentazione di nuove pratiche sceniche, Roberto D’Avascio, Carlo Geltrude, Maria Rosaria Omaggio, Marco Dell’Acqua, Alberto Conejero, Davide Scognamiglio e Daniele Ciprì.
Nel Real Bosco di Capodimonte e al circolo Canottieri per la sezione SportOpera a cura di Claudio Di Palma, che propone 8 spettacoli di cui 7 in prima assoluta, si alterneranno Mariano Rigillo, Patrizio Oliva, Pino Maddaloni, Fulvio Cauteruccio, Andrea Zorzi, Beatrice Visibelli e Nicola Zavagli, Rosario Giglio, Marina Sorrenti, Chiara Baffi, Rossella Pugliese, Antonio Marfella, Paolo Cresta, Ferdinando Ceriani, Gennaro Ascione, Alfonso Postiglione.
E ancora per la sezione Letteratura, progetto a cura di Silvio Perrella, ospiti Maurizio Bettini, Daniele Ventre, Caterina Pontrandolfo, Alberto Rollo, Mimmo Borrelli, Silvia Bre, Piera Mattei, Claudio Damiani, Vincenzo Frungillo, Igor Esposito, Maria Grazia Calandrone, Sonia Gentili, Enza Silvestrini, Fiorinda Li Vigni, Mariafelicia De Laurentis, Antonio Biasiucci, Alfio Antico.
“Siamo riusciti a compiere in tempi strettissimi un vero miracolo mantenendo la struttura del Festival fedele rispetto a quella iniziale”, dichiara Ruggero Cappuccio, direttore artistico del Festival.
Per il quarto anno consecutivo, in collaborazione con la Direzione regionale Musei Campania, sarà Palazzo Reale di Napoli la sede principale del Festival, luogo di assoluta centralità in città.
I suoi cortili, d’Onore e delle Carrozze, e il Giardino Romantico ospiteranno spettacoli di prosa e le sezioni Cinema e Osservatorio. Con l’obiettivo di valorizzare beni architettonici e paesaggistici della Campania, la tredicesima edizione del Festival si avvarrà anche di diverse aree del Real Bosco di Capodimonte, ambientazioni che porteranno il pubblico a immergersi nella bellezza non solo del teatro, ma anche del parco cittadino.
Tra gli altri luoghi coinvolti a Napoli, Palazzo Fondi, i cortili dei palazzi del rione Sanità, il rione De Gasperi, la spiaggia delle Monache a Posillipo (con accesso da Lido Sirena – Via Posillipo) , il Teatro di San Carlo, e il circolo Canottieri. Per la regione, invece, il Duomo e il cortile del teatro Ghirelli a Salerno, il complesso monumentale di Santa Chiara a Solofra, il Teatro Naturale di Pietrelcina, e l’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere, altro sito della Direzione regionale Musei Campania.
“Organizzare la manifestazione in questi mesi di lockdown – sottolinea il presidente della Fondazione Campania dei Festival Alessandro Barbano – è stato possibile soltanto grazie all’impegno di coloro che hanno continuato a lavorare senza sosta. A loro va il mio sincero ringraziamento”.
Anche quest’anno, prosegue la collaborazione con il maestro Mimmo Paladino, che ha creato la nuova immagine del Festival, in linea con l’identità della programmazione 2020, per il catalogo e i materiali promozionali. Si rafforza inoltre la sinergia creata tra la Fondazione Campania dei Festival e gli Istituti di cultura (Institut Français; Goethe-Institut; Istituto Cervantes; British Council). Il racconto di alcuni momenti del Festival sarà invece affidato a Rai Radio 3 e Radio CRC Targato Italia, media partner della manifestazione.
Il Napoli Teatro Festival Italia, che fa parte della rete Italia Festival e dell’EFA (European Festival Association), si pone come organismo di crescita culturale e sociale, e in tal senso favorirà la partecipazione del pubblico continuando a proporre un’oculata politica di prezzi, con biglietti popolari (da 8 a 5 euro) e agevolazioni assolute per le fasce sociali più deboli. I titoli potranno essere acquistati online sul sito www.napoliteatrofestival.it e ai botteghini allestiti nei luoghi degli eventi. Il ricavato degli spettacoli inseriti nella sezione Musica sarà devoluto in beneficenza all’Istituto nazionale tumori “Fondazione Pascale” di Napoli.