Fino al 6 gennaio in scena la commedia di Jaja Fiastri, che fu messa in scena la prima volta nel 1988 interpretata da Ombretta Colli. Oggi sul palco del Teatro Quirino con l’incantevole Nancy Brilli nel ruolo di Teo una giovane donna single
Teodolinda è una donna in carriera che non trova più alcuna soddisfazione nel genere maschile, l’unico suo suo rimpianto è quello di non aver avuto un figlio ma, il destino, le presenterà una possibile soluzione un po’ particolare: il suo vicino di casa lavora in un centro di ricerca dove si pratica l’inseminazione artificiale. A Teo viene subito un’idea bizzarra: accompagnarlo in laboratorio, rubare una provetta e autofecondarsi.
L’idea va subito a buon fine e nessun si sarebbe accorto di niente se la curiosità femminile non avesse preso il sopravvento su Teo. Determinata a conoscere l’identità del padre del nascituro sarà costretta a rivelare la sua impresa creando una serie di equivoci.
Tra la colonna sonora di Giorgio Gaber e l’originalità della trama tuttora attuale, la commedia funziona, ha dei buoni ritmi.
Nancy Brilli è graziosa e rivela la sua capacità attoriale purtroppo non sempre sostenuta da tutta la compagnia. L’adattamento e la regia sono di Lina Wertmüller che in platea ha potuto apprezzare la prima rappresentazione.
Un ritorno alle origini per Lina che dichiara “Nata nella tradizione a me molto cara del teatro di Garinei & Giovannini -A che servono gli uomini- sarà per me come un ritorno a casa, agli anni in cui muovevo i miei primi passi nel mondo dello spettacolo, sotto le ali leggere e musicali dello storico duo. Ed è anche un affettuoso omaggio a chi dopo di me è stata al loro fianco, e al grande musicista Giorgio Gaber, autore delle canzoni”.
In scena al Teatro Quirino fino al 6 gennaio “A che servono gli uomini” chiude quest’anno con il 31 la serata di San Silvestro spettacolo e DJ set dei Flabby e inizia il 2020 in allegria.
“Lo Schiaccianoci” di Volpini, una versione moderna al Teatro Quirino.