Mutande sì… mutande no…questo è il dilemma! Oggi voglio scrivere con un articolo che mi è stato stimolato da una mia allieva Feldenkrais ed amica
La mia allieva è una simpaticissima signora che durante la consueta cena di gruppo di fine corso, ha posto questa fatidica domanda: “Chi di voi, porta in borsa un paio di slip di scorta?” Ilarità generale…
Nessuno di noi aveva la doppia mutanda nascosta in borsetta e quindi è nata la domanda spontanea: “ma perché sarebbe necessario avere una paio di slip di scorta?”, Sandra ha risposto con un misterioso “Non si sa mai!”
Io mi sono chiesta e forse tutte ci siamo chieste: “non si sa mai in caso di avventura galante e non si sa mai in caso di avventura spiacevole!?” meglio non indagare e passare oltre.
Ma il mistero della doppia mutanda mi è rimasto a ronzare nella testa e, a mia insaputa, la mente ha iniziato ad elucubrare.
Solo qualche giorno più tardi ho portato due paia di slip in studio pensando al fatidico “non si sa mai” non ho capito cosa non si sa mai, ma appunto se non si sa mai, ovviamente non è dato saperlo.
Così per sicurezza ho messo nel mio cassetto due slip.
Poi mentre stavo meditando se metterne una anche in borsa sempre perché “non si sa mai” mi è capitato di leggere un bellissimo articolo proprio sulle mutande, che mi ha stimolato a fare una ricerca sul sistema connettivale e nell’ambito del metodo Feldenkrais per capire un po’ meglio quanto è intelligente il nostro sistema nervoso.
Ed ecco il risultato: per prima cosa io sostengo da sempre che le mutande sono assai scomode, antipatiche e costrittive ma si sa, le mutande si devono mettere, sempre perché “non si sa mai” e poi stare senza slip è davvero sconveniente? Voi cosa ne pensate?
Le mutande non mi piacciono perché quelle alte in vita segnano, fanno spessore sotto gli abiti, i tanga sono scomodissimi, i perizoma dipende da come sono fatti, i body non ne parliamo, mi sembra di indossare la “corazza”!
Insomma non è facile trovare per me la giusta “mutanda” e appena posso io ne faccio anche a meno, ma solo a casa e nel privato.
Comunque io non sopporto nulla che costringa il corpo e per corpo intendo anche i piedi, la testa ed il seno. Sicuramente ciò che è fasciante, alto e appuntito è molto sexy spesso è anche non troppo salutare ed a volte anche anti igienico. Amo l’intimo femminile, amo il pizzo, l’ingenuità mischiata alla malizia ma come sempre occorre discernere quando indossarlo e per quanto tempo. Un po’ come se si volesse mangiare le patatine fritte tutti i giorni e poi sperare di non appesantire il fegato!
Vi faccio una domanda: d’estate state tutti bene con i piedi nudi o preferite stare dentro scarpe da tennis di gomma?
Non ho dubbi sulle risposte, lasciar respirare la pelle è un modo per difendersi dai batteri anaerobi che fermentando provocano cattivi odori e dai miceti, i cosiddetti “funghi”.
Noi non nasciamo con le mutande e nemmeno servono per tenere caldo, pertanto è chiaro che sono una risposta più culturale che funzionale.
Ad esempio è dimostrato che alcuni casi di infertilità maschile siano dati dal tenere troppo a lungo pantaloni molto stretti che comprimono la parte genitale e fanno salire la temperatura nei testicoli.
Il salva slip nelle donne è un po’ la stessa cosa, non è sempre necessario ma la pubblicità dice che protegge. Da cosa protegge non si sa bene anche perché è fatto da un velo di plastica che fa sudare e macerare la cute soprattutto con il caldo. Quindi occorre cambiarlo molto spesso, ma non tutte le donne che lavorano hanno tempo per farlo così come dovrebbe essere fatto e poi quelli un po’ decenti costano parecchio, quindi a volte si ripiega su “schifezze” più economiche che però poi creano problemi più costosi.
Cosa succede con il salva slip quotidiano quando non serve? Si altera l’ambiente della vagina, il quale si difende dalla mancanza di aria con perdite più marcate instaurando così un circolo vizioso.
La pubblicità ci martella il cervello ma è anche vero che possiamo tutti ricercare un po’ di sana informazione!
Io adoro dormire nuda, è una sensazione di benessere che ti concilia con il mondo soprattutto nelle torride giornate d’estate. Sentire la pelle a contatto con le lenzuola è quasi come un sensuale massaggio.
Eppure pensate che fino al Settecento le uniche donne che portavano sempre le mutande erano le prostitute e persino la Chiesa condannava le mutande come un “indumento osceno“.
Oggi, invece, la situazione sembra essersi completamente ribaltata: ammettere di non indossare l’intimo solletica la fantasia ed è considerato “infrangere le regole””.
Ma veniamo ad un punto di vista più Feldenkrais, miofasciale ed olistico. Al di là del passaggio dell’aria, vediamo che effetti hanno gli indumenti troppo stretti sia per le donne che per gli uomini.
Se portate tutti i giorni, possono rappresentare un impedimento al drenaggio linfatico e al movimento della fascia connettivale .
A volte vedo delle clienti che arrivano in studio con mutande contenitive in lycra o “guainette tortura” che indossano così apparentemente senza alcuna scomodità, eppure la sensazione visiva che ho quando si tolgono questi indumenti, è quella di vedere un Guerriero che si toglie l’armatura!
Oppure uomini con boxer talmente stretti non capisco bene se è pelle o cotone!
Voi sapete che tutto il corpo è collegato e che il sistema nervoso codifica impulsi e vincoli, quindi le mutande di taglio orizzontale, dividono il corpo in due parti all’altezza dell’inguine o della vita e separano le gambe dal tronco.
Non è facile accorgersene ma per chi lavora sul corpo questo è abbastanza chiaro.
Tanto più lo slip è sgambato e morbido, tanto più integra il movimento delle gambe con quello del tronco e rispetta la diagonalità braccio/gamba che si verifica quando si cammina, quindi si verifica una più equa distribuzione dei carichi. Inoltre lo psoas (muscolo che collega la gamba alla parte inferiore della colonna) è molto più libero di lavorare .
Ovviamente io non suggerisco di non mettere indumenti intimi seducenti ed intriganti ma solo di porre attenzione all’effetto che hanno determinati indumenti intimi sul nostro modo di muoverci e di respirare.
Se si ha del peso in più, non serve indossare il bustino per contenere la silhouette ma forse cercare di fare più attenzione alla propria salute e rispettare di più il proprio corpo.
In linea generale più le mutande sono fascianti ed aderenti più il bacino in qualche modo riceve l’input di bloccarsi, sicuramente certe mutande danno un senso di protezione anche sessuale e quindi cambiare il tipo di slip oppure, a volte, stare senza può essere in un certo senso e per certe persone persino “traumatico”.
Ma in fondo la vita è cambiamento e rinnovo… e sì , anche delle mutande!
Quindi è evidente che le mutande hanno anche una funzione più “psicologica” che pratica.
Provate a parlarne con i vostri amici di “mutande si e mutande no” e vedrete le reazioni più disparate, ci sarà persino chi si stizzirà o diventerà aggressivo o vi accuserà di essere pervertito o una poco di bene.
Io stessa mi sono resa conto, durante il massaggio, che mettere o non mettere lo slip mono-massaggio (che è minuscolo e fatto di carta ) autorizza certe persone a comportarsi o non comportarsi in un certo modo.
Ed ho notato che lo “slip si o slip no” viene collegato molto di più ad aspetti legati alla sessualità che all’idea di libertà da costrizioni fisiche o barriere di ruolo.
Il che è un vero peccato ma anche un indice che molte persone, se pur adulte non hanno ancora una maturità emotiva/fisica e sessuale bene chiare e differenziata.
Tutto ciò che stringe il corpo viene registrato dal nostro sistema nervoso che registra la tensione dell’elastico come una attività da aiutare.
Chi non ha mai visto nelle donne che usano a livello della vita mutande o collant molto stretti un solco sulla vita che rimane anche quando il collant non c’è. Non è un solco sulla pelle ma sul sistema connettivale .
Ciò può arrivare a ridurre il respiro rendendolo più superficiale e nella parte alta del tronco. Inoltre si crea una barriera fisica fra parte inferiore e superiore del corpo quasi ad impedire una integrazione emotiva e fisica del corpo.
Secondo la medicina cinese, ciò che divide il nostro corpo in orizzontale “taglia” anche l’energia che circola nei meridiani, facendo cosi diminuire l’energia .
Per quanto riguarda la mia esperienza personale, io amo gli abiti molto stretti in vita che mettevano in risalto il seno e i glutei, ma dopo anni di lavoro con lo yoga e con il Feldenkrais, trovo questi abiti sempre molto belli e femminili, ma davvero non riesco più ad indossarli, se non per poche ore, perché mi comprimono il respiro e non riuscendo ad usare la pancia, mi fanno respirare solo con il torace.
Putroppo molto spesso dobbiamo aderire a canoni di bellezza che ci stanno “stretti” e ci comprimono sia fisicamente che psicologicamente. Mia nonna mi diceva sempre: “se bella vuoi apparire, un po’ devi soffrire!”, e mi dava certi strattoni ai capelli lunghi da farmi venire le lacrime agli occhi!
E poi chi non ha giocato con la Barbie o con il Big Jim, oppure i cartoni animati di oggi o i super eroi, ideali di corpo non reali, muscoli, pance piatte, gambe lunghissime, seni che vengono spinti di alto, piedi inarcati da tacchi immaginari.. insomma ma chi ha davvero un fisico così?
Visto che ci giochiamo nella fertile età infantile, sono ideali che si stampano nel cervello e nella vita prendono varie forme: donne che cercano mille interventi estetici per essere come non esiste, uomini che vanno in palestra cinque volte a settimana e praticano diete per distruggere il fegato, super palestrati, super fisici, che dopo a 50 anni vengono da me per tanti problemi di dolori. Insomma c’è materiale per riflettere!
Tutti gli indumenti che comprimo e che vengono indossati tutti i giorni, non fanno bene alla salute, ma anche il perizoma può avere controindicazioni che sarebbe meglio valutare, prima di indossarlo sempre e comunque, sia gli uomini che le donne .
Purtroppo, secondo studi, è emerso che spesso aumenta il rischio di infezioni genitali fra le donne quando già ci sono difese immunitarie basse o parti intime molto sensibili. E tutti noi in alcuni momenti della nostra vita, siamo molto più fragili rispetto ad altri momenti (sia uomini che donne).
Il perizoma, comprato a poco prezzo, è spesso in materiale sintetico dove il colore non è nemmeno ben fissato e quindi rilascia sostanze irritanti nelle nostre zone intime che possono generare quindi fastidi quindi anche se è esteticamente perfetto per indumenti attillati e per essere sexy con il vostro uomo, ponete sempre attenzione ai materiali con cui è fatto e da dove proviene.
Quindi siate tutti sexy e conturbanti ma con intelligenza e soprattutto scegliendo tessuti di qualità e facendo attenzione alla pulizia dello slip e, quindi forse in questi casi, un perizoma in borsetta, potrebbe tornare molto utile.
Se poi riuscite ad alternare, ancora meglio. Ci sono fantastiche culotte o mutandoni della nonna molto molto intriganti e boxer in ottimo tessuto traspiranti che assorbe il sudore e lascia le parti genitali meno compresse, soprattutto quelle maschili.
Cambiate abbigliamento e stile spesso, stupirete il vostro o la vostra partner e sopratutto imparate ad usare il vostro corpo, le vostre mani e le vostre parole come efficaci strumenti di seduzione!
Quindi, tornando alla mia domanda iniziale: mutande si o mutande no?
Vi ricordate la Professoressa della celebre trasmissione TV degli anni ’80 DRIVE IN, che finiva sempre il suo intervento ammonendo: “….e ricordatevi che io non porto le mutante! “ ? Era Olga Durano, figlia d’arte durante i mitici anni del DRIVE IN.
Ecco, io le mutande le porto anche se non vorrei portarle ma si sa, anticonformisti fino ad un certo punto !
Comunque non portare le mutande alcune ore durante la giornata fa bene alla salute delle nostre parti più care e questo lo suggeriscono anche molto i ginecologi.
La notte sarebbe il momento migliore: ambiente protetto (il nostro letto). Non indossare l’intimo durante la notte si tratta di una buona pratica di prevenzione contro le infezioni e per gli uomini non aumenta la temperatura a livello dei testicoli e si lascia ancora molto più libertà alle erezioni involontarie notturne che si verificano in modo inconsapevole durante le fasi REM del sonno.
E poi spazio … anche alla fantasia e al corpo che parla!