“Milano disillusa. 1978, un’indagine del commissario Negri” è l’opera di Oscar Logoteta. Siamo a Milano ed è il 1978. L’Italia è sconvolta per il rapimento di Moro, il commissario Negri si trova sulla scena del crimine, da questo episodio inizierà una narrazione, tra il comico e il drammatico, di una serie di eventi
Oscar Logoteta è nato a Milano il 13 aprile del 1983. Nel 2014 è uscito il suo romanzo di esordio, edito da Memoria del Mondo Editrice, intitolato “A come Armatura”. “Milano Disillusa” è la prima indagine del commissario Negri, è edita dai Fratelli Frilli Editori.
“Milano Disillusa”, come dice il titolo stesso, è ambientata a Milano, nei luoghi e nei quartieri storici della città. Siamo nel 1978, periodo in cui è stato rapito Moro. La storia racconta del Commissario Negri e delle sue indagini. Il commissario si trova al Piccolo Teatro di Milano, quello che vede davanti ai suoi occhi è qualcosa di scioccante e inaspettato. Un uomo fermo, immobile ed a testa in giù in una teca piena di acqua. Ovviamente l’uomo è privo di vita e Negri comincia ad annotare tutto ciò che osserva sul suo taccuino. Da queste osservazioni, cominciano a venire fuori una serie di indizi che porteranno alla narrazione di eventi tra il comico e il drammatico. In realtà la situazione è molto più complicata ed intricata di quello che sembra. In una Milano disperata, l’unica via di fuga sembra essere la magia e l’esoterismo.
Negri sembra arrancare in queste indagini, l’unica cosa di cui sembra essere sicuro è la sua passione per la città di Milano e per il suo Negroni “alla Negri” che solo il Nino sa fare.
Tutti i personaggi, spiega l’autore in una nota, sono frutto di pura invenzione, i luoghi di Milano, quelli sono veri.
Il libro è scorrevole, veloce e intrigante. Si legge tutto d’un fiato. prima indagine del commissario Negri.
“La scuola nel bosco di Gelsi”, di Pietro Ratto
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