Oggi si celebra la 51ª Giornata Mondiale della Terra nata per sensibilizzare il valore della biodiversità di tutte le specie animali e vegetali e scalfire la visione antropocentrica dannosa per il pianeta. Nexo+ dà il suo contributo con il documentario “Microcosmo- Grande Meraviglia” di Pascal Moret e Julien Guiol in prima visione
In natura non si spreca nulla, ogni minimo dettaglio è curato, niente è a caso. Siamo noi, spesso, non in armonia con essa. Siamo chiassosi, dove passiamo lasciamo un segno, il più delle volte distruttivo. Nella natura anche i suoni tendono all’economia, gli uccelli non cinguettano senza motivo, i suoni degli esseri viventi hanno sempre uno scopo, la macchina, invece, per esempio, fa rumore inutilmente, se un suono non è necessario, in natura, non si fa. Questa è una delle riflessioni, logiche, quando ci pensiamo, ma su cui ci invita a soffermarci uno dei ricercatori del documentario “Microcosmo”. Incredibili sono anche le strategie riproduttive attuate dalle piante, attraverso i fiori ed il polline per attirare gli insetti e gli uccelli. Talvolta “ingannandoli” con i colori al fine di poterli imbrattatre di polline da portare su un altro fiore. Oppure i colori, l’iridescenza delle libellule capaci di mimetizzarsi perfettamente con le ali che diventano antiriflesso.
L’uomo non si è inventato niente, “ha rubato” alla natura l’ispirazione per ogni cosa creata.
E, anche se abbiamo intrapreso una strada con molti vantaggi e comodità (i telefoni, le videocamere, la tecnologia) come dichiara nel documentario uno dei protagonisti, tutto questo adesso è finito, bisogna cambiare sistema e tornare ad un approccio più naturale, non necessariamente di rinunce, ma di cambiamenti e adattamenti a questo pianeta proprio come le atre specie, rispettando la biodiversità.
Nel documentario “Microcosmo” di Pascal Moret e Julien Guiol c’è il contributo dei consulenti scientifici: Serge Berthier e Bernd Schollhorn dell’Université de Paris – Institut des NanoSciences et Laboratoire d’Electrochimie. Gli altri scienziati coinvolti sono Gauthier Chapelle, Gérard Largier, Aurélie De Seyne, Gilles Pothier, Beverley Glover, Silvia Vignolini e David Garcia
Fotografia: Maurizio Tiella e Julien Guiol