Lo scorso 16 ottobre Il Gambero Rosso ha organizzato un wine tasting tra le diverse etichette Mezzacorona dal Trentino alla Sicilia, accompagante dai finger food di Panella nella suggestiva cornice del Chorus cafè a Roma
Davide Semenzato il Brand Ambassador di Mezzacorona ha presentato durante la serata le diverse penisole di degustazione (Rotari, Castel Firmian e Feudo Arancio) oltre alle novità di quest’anno.
Il Gruppo Mezzacorona è nato in Trentino nel 1904 dal desiderio di tredici amici soci fondatori. Dalla loro cooperazione oggi sono diventati circa 1600 soci e la holding gestisce circa 2800 ettari di vigneto.
I fondatori sono partiti da un vitigno Terolgedo, un vitigno del Tirolo con grappoli bellissimi. Nel 1977 hanno iniziato a spumantizzare, attraverso il metodo classico, ottenendo il Pinot Nero e il Chardonnay dell’etichetta Rotari.
Durante la tasting experience è stato annunciato il vincitore, che per il quinto anno consecutivo ha ricevuto i tre bicchieri del Gambero Rosso, il top di gamma Trento Brut Rotari Flavio Ris ’10.
“Un orgoglio e uno spumante di grande qualità delle ricche di note montane” dichiara Semenzato.
Il Gruppo Mezzacorona nel 2001 realizza un altro sogno, si sposta in Sicilia in due stupende aziende in provincia di Ragusa ed in provincia Agrigento da cui nacque l’etichetta Feudo Arancio che ha ottenuto grandissimi riconoscimenti.
Gambero Rosso e Mezzacorona affrontano nel loro percorso un tema fondamentale al giorno d’oggi, la sostenibilità, sia in Trentino che in Sicilia: “Siamo l’unica azienda ad aver pubblicato per due volte in quattro anni il bilancio di sostenibilità, atto a valorizzare la qualità del fotovoltaico, il risparmio e la purificazione microbiologica, e infine annunciamo un’altra novità in Sicilia nella primavera 2020 arriverà il biologico” commenta il brand Ambassador di Mezzacorona.
Nel 2017 inoltre, i soci produttori di Mezzacorona hanno ottenuto la Certificazione S.Q.N.P.I. (Sistema di Qualità Nazionale per la Produzione Integrata) dal Ministero delle Politiche Agricole per l’agricoltura integrata per salvaguardare la salubrità della vita in campagna.
La tasting experience è stata sopra ogni aspettativa, sia per l’altissima qualità delle etichette proposte sia per il percorso gustativo consigliati dai sommelier che ha permesso di assaporare appieno il percorso.
Partendo dai Rotari per poi passare ai bianchi Castel Firmian con il Trentino Pinot Grigio Ris.’16 al Nerofino ’15, ai bianchi siciliani del Feudo Arancio per poi tornare sui rossi attraverso il Teroldego Rotaliano Ris.’13 e terminare con i sapori aromatici del Trentino Gewürztraminer Sup.’17. Tutto alternato dagli stuzzichini dell’Antico Forno Panella, tra la pizza scrocchiarella alla cipolla rossa dolce, i taralli al pomodoro, lo Schüttelbrot tipico delle Dolomiti e gli antichi Panis Nauticus e Panis Quadratus.