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Martha Argerich & Friends incantano Santa Cecilia

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Martha Argerich, pianoforte, Mischa Maisky, violoncello © Musacchio, Ianniello & Pasqualini
In un’unica data, il 16 dicembre 2018, sono stati protagonisti sul palco della Sala Santa Cecilia, artisti del calibro di Martha Argerich e Antonio Pappano al pianoforte e Mischa Maisky al violoncello

L’occasione è stata il 20°anniversario del Music Festival Argerich’s Meeting Point in Beppu (Giappone), attraverso un viaggio musicale che celebra anche l’unione di una fratellanza che dura da 460 anni tra Ōita e Roma. Un connubio tra la musica occidentale e la musica giapponese, attraverso il desiderio di conoscere la musica classica.

Aprono il concerto i due violinisti giapponesi Kyoko Takezawa e Yasushi Toyoshima. Lei proviene dalla Julliard School mentre lui è il primo violino della Kyushula. Con la precisione tipica del loro temperamento culturale unito ad una emotiva passionalità che fluisce solo attraverso le note, si percepisce tutta l’intensità durante l’esecuzione.

Per dieci minuti interpretano la Sonata in mi minore per due violini op. 3 e n. 5 del compositore francese Jean- Marie Leclair. Lei in un argenteo abito lungo e lui in abito a code.

Al termine del brano entrano Argerich e Maisky  anticipati da un caloroso applauso I brani eseguiti nel primo tempo sono di due compositori molto amati: Schumann e Šostakovič. Il primo con Pezzi Fantastici, Fantasiestücke per violoncello e pianoforte op. 73 di Schumann, (eseguito due anni fa da Alexander Lonquich al pianoforte e Alessandro Carbonare al clarinetto, Fantasiestücke op.73 per pianoforte e clarinetto).

Composto per la musica da camera della piccola borghesia, in realtà è molto complesso da eseguire dal punto di vista tecnico.

Il secondo brano sono venticinque minuti del russo Šostakovič che debuttò proprio il 25 dicembre di oltre centocinquanta anni fa. Il russo compose la Sonata in pieno subbuglio amoroso, divorziato dalla moglie (che poi risposò) era innamorato della giovane Elena. Nella composizione si ritrova la frizzantezza ma anche una malinconia permeante soprattutto nella parte finale.

Il secondo tempo inizia con il quartetto d’archi, (Kyoko Takezawa e Yasushi Toyoshima ai violini affiancati dai Solisti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia- Raffaele Mallozzi, viola, Diego Romano, violoncello) delle Happy Birthday variations di Peter Heidrich con le sue 14 variazioni.

 

Kyoko Takezawa e Yasushi Toyoshima ai violini affiancati dai Solisti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia- Raffaele Mallozzi, viola, Diego Romano, violoncello© Musacchio, Ianniello & Pasqualini

Tutti insieme i protagonisti della serata eseguono il gran finale con gli altri Solisti Antonio Sciancalepore al contrabbasso, Andrea Oliva al flauto e ottavino, Stefano Novelli al clarinetto, Edoardo Albino Giachino e Andrea Santarsiere alle percussioni ne Il Carnevale degli animali di Saint Saëns (inciso da Argerich e Pappano nel 2017 per Warner Classics) concludendo il concerto tra applausi continui del pubblico entusiasta.

© Musacchio, Ianniello & Pasqualini

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