“Mariti e Mogli” con Monica Guerritore e Francesca Reggiani al Teatro Quirino fino al 17 dicembre

La stagione 2017-2018 al Teatro Quirino continua con attrici di altissimo livello e spettacoli d’autore. Fino al 17 dicembre sarà in scena la pièce “Mariti e Mogli” tratta dall’omonimo film di Woody Allen.

L’adattamento e la regia sono di Monica Guerritore che interpreta anche una delle due protagoniste insieme a Francesca Reggiani. Otto attori che, in una sola notte piovosa, intrecciano le loro vite, formano e disfano coppie in un susseguirsi di intrecci reali e di fantasia, amori che nascono a suon di musica e danze. Perché il ristorante dove restano “bloccati” si trasforma in una sala da ballo.

Ed è proprio il ballo, dal liscio, al lento fino al tango che danno alla pièce un tocco più raffinato e nuovo. È un piacere vederli danzare.

Gli attori diventano ballerini e coinvolgono il pubblico che si immedesima nei protagonisti, nelle storie di adulterio e di nascita di nuovi amori. Non era facile riproporre le battute e i dialoghi caratteristici di Woody Allen, e forse, proprio la diversità  ha reso unico questo spettacolo.

Jack (Ferdinando Maddaloni) e Sally (Monica Guerritore) sono marito e moglie e annunciano la loro separazione proprio nella tempestosa serata. La storica coppia di amici Judy ( Francesca Reggiani) e Gabe ( Cristian Giammarini) sono sconvolti dalla notizia, vedono rompersi una parte della loro vita e dei loro programmi, dai viaggi alle serate da passare insieme.

Ogni tentativo di riappacificazione che tenteranno sarà vanificato dalla scoperta di tradimenti che vede protagoniste le altre due donne, Sammy (Lucilla Mininno) la giovane performer burlesque e Rain (Malvina Ruggiano), la scrittrice allieva di Gabe.

Paul ( Angelo Zampieri) e Michael (Enzo Curcurù) impiegato e collega di Judy rimarranno coinvolti in questi intrecci. In particolare quest’ultimo diventerà l’amante della bellissima Sally in uno spregiudicato e coraggioso flirt amoroso.

Monica Guerritore è la vera regina della pièce, coraggiosa e audace, giovane e fresca ci ricorda cosa vuol dire essere in un personaggio.

Dichiara “Tradendo la location del film evoco nel luogo teatrale unico i luoghi delle vite coniugali e nelle simultaneità delle relazioni e degli intrecci clandestini, nelle rotture e improvvise riconciliazioni percepisco le piccole altezze degli esseri umani così familiari da Bergman a Strindberg”. Mentre le musiche da Louis Armstrong a Etta James vi faranno sognare.

Photo: Manuela Giusto

[author title=”Title” author_id=””]

Le “Sorelle Materassi” al Teatro Quirino