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“Maria” commuove il pubblico e Angelina alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

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Angelina Jolie in "Maria" Credits Pablo_Larraín
Pablo Larraín dopo aver portato sul grande schermo “Jackie”, 2016 dedicato a Jackie Kennedy e poi “Spencer”, 2012 dedicato a Lady Diana, con Angelina Jolie omaggia la Callas in “Maria” in concorso a Venezia 81. Realizzato con una co-produzione Italia -Germania e con la partecipazione degli Stati Uniti e la sceneggiatura di Steven Knight, il film è stato presentato in anteprima alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
Angelina Jolie Credits Pablo Larraín

Angelina Jolie si commuove alla prima del film in cui ha interpretato Maria Callas non nascondendo le stesse fragilità. Un film difficile, con un regista esigente, Angelina ha preso lezioni di canto e interpreta alcune delle arie più famose della divina cantante lirica. La trama è incentrata sugli ultimi anni della vita di Maria prima di morire prematuramente a Parigi nel 1977 a causa di un decadimento fisico e una miscela di medicinali uniti al mal d’amore.

La Callas non cantava più, il suo grande amore Aristotele Onassis era scomparso da ormai due anni, abbandonata e umiliata per Jaqueline Kennedy era caduta in depressione. Al suo fianco solo il fedele maggiordomo (Pierfrancesco Favino) e la domestica (Alba Rohrwacher) che cercano esasperatamente di accudirla.

Un passato difficile di povertà quando era ragazza, rappresentata dal regista con immagini di repertorio realizzate appositamente, forse l’unico aspetto stonato del film, mentre le uniche vere immagini di repertorio si possono vedere solo negli ultimi fotogrammi. Una vita passata a nascondere le sue fragilità, come la forte miopia e non mostrare debolezze.

Angelina Jolie Credits Pablo Larraín

La Grecia condivisa con la sorella (interpretata da Valeria Golino) e con Onassiss, affascinata dalla ricchezza di lui, dai suoi modi per conquistare una donna (in realtà come se fosse un trofeo) e da quella protezione che non aveva potuto avete da bambina. Quella solitudine con l’illusione di colmarla che la porterà verso la fine.

L’interpretazione di Angelina Jolie pur essendo perfetta ed avendo le stesse fragilità in cui si è immedesimata o su cui ha fatto leva il personaggio, è turbata dalla bellezza troppo distante da quella di Maria con i caratteri marcati e decisi perfetti per far concentrare il pubblico sulla sua voce.

Presentati a Venezia 81 i capitoli del thriller psicologico “Disclaimer”