Una delle serate che Letterature – Festival Internazionale di Roma riserva alla musica è quella del concerto interamente dedicato a W. A. Mozart eseguito dagli Archi dell’Orchestra di Santa Cecilia lo scorso 9 giugno
Diretti dal primo violoncello Luigi Piovano, l’ensemble ceciliano, composto da 6 primi violini, 5 secondi violini, 4 viole, 3 violoncelli e 2 contrabbassi, ha onorato la musica classica nella splendida cornice antico-romana.
In apertura un video del Direttore principale e musicale dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Antonio Pappano che dichiara “Ogni persona con talento deve far sì che il talento diventi la sua ossessione” manifestando ancora una volta il suo amore e dedizione per la musica.
Sul palco ad introdurre il concerto il Presidente Michele Dall’Ongaro che ci racconta il ritorno dell’Accademia sui palchi estivi “L’ultima volta che ho visto dei musicisti in questo luogo è stato quarant’anni fa. Ero in motorino e mi fermai ad ascoltare Čajkovskij. Questa è la casa estiva dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, stiamo lavorando per poterci tornare più spesso. Ringraziamo per l’accoglienza il Festival Internazionale delle Letterature a cui dedichiamo queste musiche di Mozart concepite per essere eseguite all’esterno. Stasera qui ci sono una parte degli Archi di Santa Cecilia che in realtà sono molto più numerosi, questo piccolo gruppo è nato da pochi anni, animato dal nostro primo violoncello e Direttore Luigi Piovano. La stagione 2019-2020 dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia invece inaugurerà la Stagione Sinfonica il 10 ottobre con Berlioz e la sua maestosità”.
Allegria e leggerezza sono le parole giuste per definire questa esibizione, che ha dato un elemento in più al pubblico: la possibilità di vedere le espressioni del volto del Direttore mentre concertava.
Questo grazie alle immagini riprese da una telecamera e proiettata alle spalle degli archi, un valore aggiunto incredibile e di un’intensità forte per il pubblico abituato a vedere il Maestro di spalle e ad immaginarne le espressioni.
Il Direttore Luigi Piovano introduce il concerto raccontandoci de compositore “I divertimenti e le serenate, Mozart le aveva scritte per gli aristocratici e per eseguirle all’aperto come questa sera, i tre divertimenti li scrive a Salisburgo, aveva 16 anni, si sente già il talento e il genio, sono molto freschi. A Vienna nel 1787 in una pausa dalla stesura del Don Giovanni scrive la serenata in cinque tempi con due minuetti. All’interno della serenata si possono riconoscere alcuni dei personaggi del Don Giovanni percepibili soprattutto nel carattere anche se non nella tonalità”.
Gli Archi con il Direttore Piovano nella serata del 9 giugno hanno eseguito il Divertimento in fa maggiore K138, il Divertimento in re maggiore K136 , Eine Kleine Nachtmusik e concluso la serata con un maestoso bis, l’ Aria sulla quarta corda di Bach.
Il prossimo appuntamento al Festival delle Letterature alla Basilica di Massenzio sarà il 13 giugno con “Ogni premio è un’isola”.
Sara Cacciarini