Ieri 5 settembre ha inaugurato la rassegna “Locarno a Roma” al CineVillage il film francese vincitore Premio del pubblico “Camille” di Boris Lojkine, la storia della giovane fotoreporter rimasta uccisa nella Repubblica Centrafricana
Tutto comincia a Perpignan in Francia nel settembre del 2013. Camille Lepage è una giovane fotografa francese che decide di recarsi nella Repubblica Centrafricana dove i ribelli Seleka hanno preso piede dopo il colpo di stato. Siamo nell’ottobre del 2013, gli Anti-Balaka iniziano la contro guerriglia sanguinosa. Le due fazioni si massacrano senza risparmiare donne e bambini, Camille è una dei pochi bianchi presenti nel luogo degli scontri e sicuramente l’unica donna. Tuttavia nonostante i rischi lei stessa ha dichiarato “Non mi sono mai sentita così viva anche se qui sarò sempre una bianca”.
Fa parte della guerriglia, soffre con la popolazione e resta nel difficile ruolo di osservatrice. Impotente, donna e bianca non può fare altro che documentare e divulgare.
La fotoreporter viene trasportata in moto in mezzo a due miliziani neri per la maggior parte degli spostamenti o su una jeep rischiando la vita. Camille continuerà la sua professione sfamando l’appetito dentro di sé di mostrare al mondo cosa succede realmente nella crisi della Repubblica Centrafricana. Combatterà per questo fino alla sua uccisione nel maggio del 2014.
Boris Lojkine il regista ha sempre voluto fare un film su Camille, dichiara al Festival di Locarno e, dopo il permesso della famiglia ha voluto raccontare la battaglia che la fotografa stava combattendo accanto ad un popolo che non era il suo ma che sentiva vicino.
La rassegna “Locarno a Roma” continuerà per tutto il fine settimana, presentando altri cinque film apprezzati da pubblico e giuria.