Il Roma Europa Festival 2017 ha inaugurato il 1 ottobre la musica con il batterista “Afrobeat” nigeriano Tony Allen e il disc jockey americano Jeff Mills del genere “Detroit Techno”
Le origini dei due musicisti permeano nelle sonorità. Tony Allen, padre dell’Afrobeat e uno dei più grandi batteristi viventi, trasmette le sue radici nigeriane e ritma la musica. Jeff Mills attraverso la Detroit Techno mescola i ritmi in una “Jam session” d’eccezione insieme al tastierista che, con accordi d’appoggio, accompagna la melodia. Non è tuttavia una performance musicale non ordinata perché Mills utilizza spesso un mix di tracce delle sue composizioni e temi conosciuti nella Jam.
Il ritmo, ripetitivo, dopo un’ora diventa ipnotico, peccato non potersi muovere, probabilmente, l’effetto sarebbe stato amplificato coinvolgendo non solo l’udito ma anche tutti gli altri sensi. Le sonorità africane si percepiscono in ogni battuta intrinseche nella melodia. Osservando il trio e i perfetti movimenti impercettibili dei loro corpi si ha una sensazione tribale che dà alla musica un significato recondito e intimo.
Ogni brano ha una durata di oltre dieci minuti, divisi da applausi sentiti e sinceri. Il pubblico di età diverse, da adulti a più giovani, con attese eterogenee non sempre è rimasto soddisfatto.
La sensazione di quell’inafferrabile ciclicità, qui risulta troppo complessa.
Senz’altro il concerto è unico e il desiderio è quello di calarsi ancora i quei ritmi dal potere ipnotico.
Peccato che a volte i sincronismi non siano stati perfetti, si è persa così l’efficacia del ritmo ripetitivo e la possibilità di giocare pienamente con la musica.
Photo: Piero Tauro
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