Litigare è molto faticoso e spesso può ferire e generare delle crepe nei rapporti sociali, familiari e professionali
Il litigio, però, ricopre una funzione importante nell’ambito delle relazione, purché sia ben gestito.
Ovviamente, il litigio può nascere da incomprensioni, interpretazioni diverse della realtà, percezione di aver subito un torto. In ogni caso è bene che le insoddisfazioni emergano per rendere l’altro partecipe del nostro stato d’animo e permettergli di capire ed eventualmente non ripetere alcuni comportamenti che possono minare il benessere e la fiducia reciproca.
Molte persone tendono ad evitare discussioni perché litigare può risultare controproducente. In questi casi si preferisce “lasciar correre” e salvaguardare l’armonia, reprimendo dei bisogni personali o assecondando le idee degli altri anche quando non si condividono.
Altre, invece, hanno la cattiva abitudine di vivere il litigio come una valvola di sfogo. Succede, in questi casi, che le persone non si limitino ad esternare una problematica specifica ma utilizzino lo spazio di discussione per criticare o ferire l’interlocutore.
Quali sono gli errori comunicativi più comuni durante un litigio?
- Dare una colpa: spesso siamo troppo ancorati ai concetti di buono/cattivo, giusto/sbagliato e perdiamo di vista che la realtà presenta molte sfaccettature. Nelle relazioni a due non c’è mai un’unica colpa ma, al massimo, delle responsabilità condivise;
- Non ascoltare: dare per scontato che il proprio punto di vista sia l’unico valido, spesso non predispone all’ascolto dell’altro. Parlare sopra e rifiutarsi di ascoltare spiegazioni sono modalità che bloccano il processo comunicativo;
- Colpire nei punti deboli: se litighiamo con una persona che in precedenza si è confidata con noi e ha mostrato fiducia nei nostri confronti, denigrarla e utilizzare ciò che ci ha raccontato contro di lei è davvero un colpo basso.
Questi comportamenti si verificano quando il livello di comunicazione presenta delle “disfunzionalità”.
Saper comunicare i propri bisogni senza ferire, invece, è una qualità preziosa che permette di mantenere in maniera genuina e armonica molte relazioni.
Quali sono le strategie comunicative per “litigare bene”?
- esprimere il proprio stato d’animo senza responsabilizzare troppo l’interlocutore: invece di dire “tu mi hai fatto sentire cosi” si può dire “mi sono sentita così”. In questo modo chi ascolta non ha bisogno di mettersi sulla difensiva perché non viene accusato di nulla ed è più predisposto ad empatizzare con le nostre emozioni.
- circoscrivere e contestualizzare la discussione: evitate di accumulare malcontenti ed esprimete soltanto una problematica per volta. Sarà più semplice per entrambi trovare soluzioni insieme.
- parlate di persona: anche se oggi abbiamo a disposizione molti mezzi per comunicare, per litigare è sempre meglio vedersi di persona. In questo modo non si lascia spazio a fraintendimenti, si può valutare anche il linguaggio non verbale ed il reale coinvolgimento emotivo dell’altro.
“Se litighiamo con qualcuno che amiamo è bene ricordare che le parole cattive gli faranno più male che a un estraneo.”
(Ignazio Silone)
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