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Leo Gassmann è il vincitore nella categoria Nuove Proposte del Festival di Sanremo

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Leo Gassmann

Premiato dal Giovanni Toti Presidente della Regione Liguria e dal Presidente del consiglio comunale di Sanremo Alessandro Il Grande il giovane Leo Gassmann dopo la vincita era visibilmente emozionato

I voti sono stati dati il 33% dalla giuria demoscopica, il 33% dalla sala stampa e il 34% del televoto. Leo Gassmann vince con il 52,5% nella categoria Nuove Proposte la finale giovani.

Nato da una famiglia di artisti, con un cognome impegnativo, Leo ha scelto una strada diversa: il canto.

Fin da piccolo, prima entra nell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dove studia chitarra classica e solfeggio, poi inizia a seguire corsi di canto che sta tutt’ora seguendo. Appena diciannovenne passa le selezioni per X Factor 12 arrivando in semifinale e riscuotendo molto successo soprattuto con “Piume” un brano inedito di Lewis Capaldi. Ma è il palco dell’ Ariston che da una svolta alla sua vita universitaria (è iscritto a Scienze delle Comunicazione alla John Cabot di Roma) con il brano portato a Sanremo Giovani 2019 “Vai bene così”.

Brano scritto dopo una serie di delusioni avute, parla della necessità di accettarsi per ciò che si è e di non arrendersi mai anche quando tutto sembra crollare.

Lo abbiamo incontrato a Sanremo prima della vittoria e, appena arrivato in conferenza stampa ha dichiarato “È un onore essere qui grazie dell’accoglienza”. Leo ha dato subito evidenza di una delle sue caratteristiche: l’educazione. L’altra è la modestia.

“Per vincere bisogna prima saper perdere. Ho pensato che sarebbe stato bello comunicare il mio messaggio per dare forza alle persone quando non riescono ad accettarsi per gli errori che commettono” è una delle prime frasi che ci regala.

“Per me Sanremo è un confronto musicale non è una gara” continua Leo dando un insegnamento importante a tutti, anche ad artisti con più anni sulle spalle.

Alla domanda che sicuramente in più gli hanno fatto in questi giorni sul suo cognome d’arte, risponde: “Sono onorato di far parte della mia famiglia ma il mio è un percorso diverso che porto avanti con impegno. Non mi aspettavo di essere selezionato tra i novecento concorrenti, il mio è un sogno ed è un onore cantare sul palco dell’ Ariston”.

“Lunedì appena finirà Sanremo tornerò l’università perché ho l’obbligo di frequenza. A fine febbraio ho gli esami e mio padre ci tiene tantissimo. Un’altra cosa bella che ho avuto da questa esperienza è l’amicizia che si è creata tra me, Fati e con gli altri ragazzi”.

Asimbonanga è la parola zulù ripetuta durante tutto il brano “Vai bene così” vincitore della 70esima edizione del Festival di Sanremo nella categoria Nuove Proposte. “Significa –non lo abbiamo visto– è una parola contro la guerra dedicata a Nelson Mandela di Johnny Clegg del 1999. Dietro a questa parola c’è la voglia di unire la cultura italiana e quella africana. Per me e per Matteo Costanzo (autore della musica) è importante abbattere tutti gli stereotipi e le differenze sociali ed unirle perché se siamo uniti si può migliorare questo pianeta”.

Foto: Francesco Ormando